Chiara Aquilani, ricercatrice presso il dipartimento di Agraria dell’Università di Firenze, ha ottenuto un finanziamento di un milione di euro per sviluppare un progetto che utilizza droni e tecnologia satellitare per monitorare il bestiame. Il progetto si propone di geo-localizzare mucche, pecore e capre, utilizzando droni e sistemi satellitari. Inoltre prevede l’uso di GPS per monitorare il movimento degli animali e moderni collari dotati di segnali acustici per spostare le mandrie. Un’applicazione unica raccoglierà tutte queste informazioni, mettendole a disposizione degli allevatori.
L’obiettivo del progetto è semplificare le attività di allevamento estensivo, consentendo agli allevatori di sapere la posizione del bestiame e la quantità di cibo disponibile in modo più efficiente. La tecnologia permetterà anche di spostare gli animali tra i pascoli utilizzando segnali acustici emessi dai collari. Questa innovazione mira a semplificare la gestione delle mandrie, permettendo agli allevatori di controllare e sfruttare meglio le risorse disponibili nei pascoli.
Chiara Aquilani ha vinto un bando del ministero dell’Università, attestandosi al primo posto, e il finanziamento di un milione di euro supporterà lo sviluppo e l’implementazione di questa tecnologia avanzata per il settore dell’allevamento. L’iniziativa si basa su una stretta collaborazione con gli allevatori, identificando le loro esigenze attraverso incontri e focus group.
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Il progetto non si limita all’efficienza operativa, ma si impegna anche per un impatto ambientale ridotto, utilizzando materiali di green electronics e biodegradabili con minori costi di smaltimento. La ricerca di Chiara Aquilani rappresenta un passo avanti nell’applicazione delle tecnologie avanzate per migliorare l’efficienza e la sostenibilità nel settore dell’allevamento.
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