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Fare attività fisica e assumere l’alcol sono pratiche che apparentemente si collocano a due poli opposti. Un gruppo di YouTuber norvegesi, però, sembra aver trovato una bizzarra combinazione che ha dato vita a una disciplina a dir poco unica nel suo genere: il drunk football. Ebbene sì, come si può facilmente intuire, questo “sport” prevede di giocare a calcio rigorosamente da ubriachi.
Secondo le regole, infatti, è possibile iniziare la partita esclusivamente dopo aver bevuto e raggiunto un tasso alcolemico pari o superiore a 1 g/L. L’incontro, dunque, ha inizio negli spogliatoi, dove si assume una quantità di alcol che, per un uomo di corporatura media, equivale a circa quattro bicchieri di vino o tre bicchierini di superalcolici. Gli effetti dell’assunzione di simili dosi comportano diminuzione dei freni inibitori, perdita di controllo e disturbi dell’equibrio. Non a caso, un livello alcolemico di 1 g/L è considerato superiore al limite consentito per la guida in numerosi Paesi, tra cui l’Italia.
Una volta effettuato l’alcol test e verificato che il tasso alcolemico di tutti i giocatori rispetta i requisiti, è possibile procedere con il fischio di inizio. Le regole del drunk football sono pressoché analoghe a quelle del calcio, fatta eccezione per la validità dei gol.
Infatti, le reti vengono convalidate esclusivamente se il livello di alcol nel sangue di portiere e attaccante è pari o superiore a 1 g/L. Dopo ogni punto, quindi, si effettua una nuova misurazione. Sul canale YouTube humornieu è possibile assistere ad alcuni minuti di un’avvincente sfida di drunk football.
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Tra difficoltà a mantere l’equilibrio, cadute autoinflitte e papere clamorose, la visione è a dir poco esilarante. È bene precisare, in ogni caso, che si tratta di una provocazione da non prendere sul serio. In condizioni simili, infatti, il rischio di incidenti, infortuni e malori è decisamente troppo alto: il gioco non vale la candela.
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