L’evento più folle che si teneva in Egitto: la festa dell’Ebbrezza

Ogni anno il popolo egizio teneva una grande festa dove era lecito lasciarsi andare ad ogni tipo di eccesso

 

Il vino, la birra e in generale l’alcol, sono sempre stati molto apprezzati dai popoli di ogni tempo e luogo, tanto che nella cultura romana e greca il dio Bacco (o Dioniso) era legato al vino e rappresentava il piacere dei sensi e del divertimento. Anche in Egitto il vino e la birra erano molto amati e ogni anno si celebrava a metà agosto la festa dell’Ebbrezza dove era lecito lascarsi andare ad ogni tipo di eccesso.

La festa dello sballo

L’evento si teneva per celebrare un momento della mitologia egizia, ricordando quando il dio Hator stava per distruggere l’umanità, ma bevve talmente tante birre da svenire, rinunciando così al suo intento. La festa commemorava la popolazione che era sfuggita alla morte. Nell’occasione si tenevano balli, bevute a non finire e ovviamente molti incontri sessuali. Tutti potevano partecipare ai festeggiamenti, dai più alti funzionari dello stato fino ai contadini più umili e la baldoria era sia nei luoghi pubblici che nelle case private.

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Il giorno dopo la festa lungo le strade sfilavano i tamburini che con musiche e suoni di tamburi svegliavano i celebranti addormentati dopo i bagordi. La statua di Hator veniva portata in processione nelle città e le persone offrivano preghiere e oggetti votivi. La festa dell’Ebbrezza veniva celebrata intorno alla metà di agosto, periodo in cui cominciavano le piene del Nilo, in un periodo di fertilità della terra.

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