Un equivoco spiacevole

Ciao a tutti voi, preferirei non dire come mi chiamo e mantenere l’anonimato più totale, se possibile, ma voglio almeno dirvi qualcosa di me per farvi capire cosa leggerete, in modo che possiate capire quanto io sia indignata e schifata per una situazione successa in ambito lavorativo. Il mio lavoro è quello della personal trainer, anche se ho fatto l’istruttrice in palestra per qualche tempo e ora mi sono messa in proprio per seguire, in un paio di palestre con le quali collaboro, singole persone. Ho notato che molti vogliono essere direttamente seguiti e supportati e penso sia un lavoro che dia più soddisfazioni e lo adoro. Non lo faccio da molto tempo, solo un paio d’anni, e solitamente seguo donne, dato che lo sono anch’io, ma è capitato che potessi seguire anche uomini. L’ultimo è stato Daniele, un ragazzo di una ventina d’anni che ho seguito per 6 mesi buoni e che ho aiutato a migliorare con il suo fisico e le sue abitudini. Purtroppo quando ci si ritrova ad avere a che fare con un uomo c’è sempre il rischio che si prendano una cotta, ma non mi era mai capitata fino a ora una cosa così schifosa e assurda.

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La persona che scrive desidera mantenere l’anonimato, ma condivide alcune informazioni personali per contestualizzare la situazione che ha vissuto nel suo lavoro di personal trainer. Si tratta di una donna che svolge questo lavoro da circa due anni, principalmente seguendo donne, ma occasionalmente anche uomini. Ha raccontato della sua esperienza con un cliente maschile di nome Daniele, che ha seguito per sei mesi aiutandolo a migliorare il suo fisico e le sue abitudini.

Tuttavia, sembra esserci un problema legato a Daniele che ha scosso profondamente la scrittrice, portandola a definire la situazione come “schifosa” e “assurda”. La scrittrice sembra aver affrontato una situazione spiacevole e inaccettabile nel corso del suo lavoro di personal trainer. La natura esatta della situazione e le emozioni associate non sono state ancora completamente spiegate, ma sembra essere stata una situazione negativa che ha causato disagio e frustrazione alla scrittrice.

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