Gli uomini giapponesi che ogni anno trasportano santuari mobili noti come mikoshi nell’ambito di importanti festival shintoisti si ritrovano con calli giganti sulle spalle che esibiscono come distintivi d’onore. Portare i santuari mikoshi è considerato un grande onore tra gli scintoisti giapponesi, e mentre alcuni possono farlo solo una volta nella vita, i più devoti aiutano a portare i mikoshi ogni anno, per decenni. Poiché questi santuari mobili e le grandi travi di legno che li sostengono possono pesare più di una tonnellata, la pressione sulle spalle dei portatori è notevole e, dopo anni di servizio, le spalle iniziano a sviluppare grossi calli noti come “mikoshi dako”. Non sono le cose più belle del mondo da vedere, ma i portatori di mikoshi le portano come distintivo d’onore.
Nello shintoismo, la religione autoctona del Giappone, una delle credenze principali è che esistono 8 milioni di divinità, il che spiega che ogni singolo luogo del Paese asiatico ha le sue divinità. Un’altra credenza è che queste divinità vivono nei loro santuari dedicati e che l’unico modo per spostarle è il mikoshi, che sono essenzialmente versioni mobili di questi santuari. Le elaborate strutture scolpite, dipinte e decorate sono sostenute da due o più robuste travi di legno che i portatori devono portare sulle spalle.
Essere un portatore di mikoshi è un grande onore in Giappone e, nonostante la consapevolezza dell’effetto che il trasporto del pesante reliquiario avrà sul loro corpo, gli uomini di tutte le età partecipano volentieri a questa antica tradizione ogni anno. Il compito di portare i reliquiari mikoshi comporta una serie di regole importanti, dall’indossare un abbigliamento adeguato – non sono ammessi abiti moderni – allo stile di oscillazione, fino all’obbligo di bere sake. Pare che non sia insolito per i portatori di mikoshi consumare vino di riso già alle 6 del mattino, il che rende il compito più difficile, ma anche anestetizza il dolore della pressione sul corpo.
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Con il tempo, i calli che si sviluppano sulle spalle dei portatori esperti di mikoshi diventano così grandi da attutire la pressione dei reliquiari di legno e ridurre il dolore del trasporto dei reliquiari portatili. Piuttosto che nascondere queste deformità fisiche, i portatori le esibiscono con orgoglio, perché sono considerate simboli di dedizione alla divinità che portano sulle spalle.
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