Avete mai avuto un’esperienza extracorporea? Ecco cosa succede

Guardare il proprio corpo dall’alto: cos’è la dissociazione corporea

 

Chiunque abbia avuto un’esperienza extracorporea tende a raccontare di aver sperimentato una sensazione di estrema leggerezza, come se stesse andando alla deriva. Alcuni, addirittura, dichiarano di aver visto il proprio corpo dall’alto. Come spiega la scienza un fenomeno tanto incredibile? I ricercatori dell’Università di Stanford, negli Stati Uniti, hanno svelato che questo tipo di esperienze possono essere indotte attraverso la sollecitazione di determinate aree cerebrali, tra cui il precuneo anteriore, ritenuto sede della coscienza e del senso di sé.

In questa zona, infatti, le informazioni sensoriali, come il dolore, la temperatura e la pressione, vengono integrate con i dati provenienti dalla vista e dagli organi vestibolari, responsabili del senso di equilibrio, stabilità e orientamento. È sufficiente simolare il precuneo anteriore per un lasso di tempo che va dai 2 ai 4 secondi affinché le persone provino una sensazione di dissociazione corporea e una distorsione del senso di sé.

I fattori che aumentano la possibilità di avere un’esperienza extracorporea

Stando agli studi, ci sono una serie di eventi che possono favorire la sperimentazione di questo tipo di fenomeno. Questi episodi, spesso, si verificano durante la transizione tra stati diversi della coscienza, come nel passaggio dal sonno alla veglia o in occasione di un’anestesia generale.

Ciò avviene perché in queste situazioni il cervello si troverebbe a lavorare per dare senso a una mole di informazioni provenienti dall’interno e dall’esterno, che possono essere in contrasto tra loro. Quando non c’è possibilità di sintetizzare in maniera coerente i dati in entrata, diventa più probabile avere un’esperienza extracorporea.

Leggi anche: Il medico che ha studiato 5.000 casi di esperienze di pre-morte sostiene che c’è vita dopo la morte

Infatti,  questo fenomeno si verifica con maggior frequenza quando le informazioni che provengono dai nostri sensi non combaciano tra loro.  Per questo, chi soffre di disturbi come le vertigini ha una maggiore probabilità di sperimentare questo stato: durante il capogiro, i dati che indicano dove siamo nello spazio non corrispondono con ciò che percepiamo visivamente o con gli altri sensi. Quindi, si verifica un cortocircuito tra corpo e senso di sé.

Share