L’elenco dei falsi miti scientifici più clamorosi

Bufale scientifiche: ecco smascherate quelle più diffuse

 

Ebbene sì, anche la scienza non è esente dalle bufale. Ci sono alcuni falsi miti, in particolare, talmente noti e diffusi da essere ritenuti verità scientifiche incrollabili. Andiamo alla scoperta di quali sono per smascherarli. Il primo riguarda il nostro apparato sensoriale, che si dice sia articolato su cinque sensi. In realtà, i sensi sono molti di più. Infatti, oltre a vista, udito, tatto, gusto e olfatto, esistono la nocicezione, ovvero la capacità di percepire il dolore, la propriocezione, che indica la percezione del proprio corpo nello spazio, e la termocezione, che consiste nella capacità di avvertire la temperatura dell’ambiente circostante.

Sbadati e sbadate di tutto il mondo, spesso vi siete paragonati a pesci rossi in relazione alla loro scarsa memoria? In realtà la credenza secondo cui questi animali abbiano una memoria di appena 3 secondi è un falso mito. Degli studi recenti, infatti, hanno dimostrato che sono in grado di immagazzinare le informazioni anche per 5 mesi.

Dalla gravità terrestre all’anatomia delle galline

Passiamo ora a un falso mito che riguarda l’ambito della fisica. Siete davvero convinti che la gravità spinga gli oggetti verso il basso? Questo assunto, sebbene diffusissimo, non è propriamente corretto. Infatti, la legge gravitazionale attrae gli oggetti verso il centro della Terra. Allo stesso modo, dire che lo spazio è completamente mancante di gravità è inesatto: ce n’è quanto basta per mantenere tutte le stelle in orbita intorno al centro della Via Lattea, ad esempio.

Le reminescenze scolastiche vi suggeriscono che le cellule sono di dimensioni molto piccole? Non è sempre vero: basti pensare che alcune possono arrivare a pesare fino a 2 chili. Si tratta delle uova di struzzo, che sono vere e proprie cellule dotate di nucleo (il tuorlo) e citoplasma (l’albume).

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A proposito di uova, siete davvero convinti che le galline abbiano bisogno dei galli per ovulare? Ebbene sì, abbiamo usato il verbo giusto, considerando che le uova sono il risultato di un processo che avviene nel sistema riproduttivo nell’animale, ma non necessariamente è legato alla nascita dei pulcini. Infatti, affinché ciò avvenga, è necessario che le uova siano fecondate dal gallo. In caso contrario, però, verranno comunque deposte dalla gallina come esito di un processo biologico del suo organismo.

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