La fanerogama, l’unica pianta da fiore che vive nell’oceano [+VIDEO]

La pianta, 100 milioni di anni fa, era una specie terrestre che poi si è adattata a vivere sott’acqua

 

Le fanerogame marine sono le uniche piante da fiore che vivono negli ambienti marini. Queste piante, un tempo terrestri, sono ritornate all’ambiente acquatico circa 100 milioni di anni fa, adattandosi completamente alla vita sottomarina. Proprio come le loro controparti terrestri producono fiori e necessitano di impollinazione.

L’erba di Nettuno

Un esempio notevole è la Posidonia oceanica, comunemente nota come “erba di Nettuno”. Questa pianta forma praterie sottomarine dense nel Mar Mediterraneo, crescendo a profondità variabili tra 1 e 45 metri, a seconda della chiarezza dell’acqua. Le sue foglie a nastro possono raggiungere una lunghezza di 1,5 metri e sono disposte in gruppi. Le praterie di Posidonia oceanica svolgono un ruolo cruciale nell’ecosistema marino, offrendo habitat per numerose specie e contribuendo alla stabilizzazione dei fondali sabbiosi. ​

Un’altra fanerogama marina è la Cymodocea nodosa, conosciuta come “piccola erba di Nettuno”. Questa pianta presenta fiori simili a tulipani e si trova anch’essa nel Mar Mediterraneo. ​

Gli impollinatori

Anche nei mari ci sono le “api” che svolgono la funzione di impollinare i fiori. Nel 2016 uno studio ha verificato che i fiori marini possono essere impollinati dagli invertebrati. Come le api che ronzano tra le piante, i fiori della fanerogame marine Thalassia testudinum sono visitati da crostacei microscopici e vermi marini. Gli animali si nutrono del polline e ne trasportano di pianta in pianta una parte rimasta attaccata sul loro corpo.

Le fanerogame dimostrano l’adattabilità delle piante da fiore, essendo riuscite a colonizzare con successo gli ambienti marini e a svolgere funzioni ecologiche vitali negli ecosistemi acquatici.

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L’impollinazione può avvenire anche attraverso l’idrofilia, con il polline trasportato dalle correnti marine verso altri fiori. Dopo la fecondazione, si sviluppano frutti noti come “olive di mare”, contenenti un singolo seme che, una volta maturo, viene disperso dall’acqua, favorendo la colonizzazione di nuove aree. ​

 

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