Le fatture

Il mio ragazzo mi chiedeva di mandargli sempre le mie fatture a inizio mese, per capire quanto guadagnassi. Ti diranno le cose peggiori, donna. Che sei vecchia, che non puoi decidere per la tua vita e nemmeno per il tuo corpo. Ti diranno che sei grassa, magra, eccessiva o troppo Facebook e Buona lettura!

La nostra fan, una giovane professionista con partita IVA, ha voluto condividere una vicenda personale che l’ha profondamente segnata. Per mesi, all’inizio di ogni mese, il suo compagno le chiedeva di inviargli le sue fatture. All’inizio, lei lo ha fatto senza esitazione: si fidava di lui, pensava fosse una questione di organizzazione economica, utile magari a pianificare un futuro insieme, forse anche un matrimonio. Gli mandava tutto, con l’idea che si trattasse di un gesto trasparente e affettuoso.

Ma col tempo, qualcosa è cambiato. La nostra amica ha iniziato a sentire che quel gesto, che inizialmente le sembrava normale, era in realtà il simbolo di qualcosa di molto più pesante. Ha cominciato a capire che non si trattava solo di fare i conti insieme, ma di un modo per controllarla. Di un modo per verificare se guadagnava abbastanza, se era “utile”, se stava al suo posto. E con questa consapevolezza, si è fatta strada una verità ancora più amara.

Ha compreso che il suo compagno non la vedeva come una persona libera, autonoma, ma semplicemente come “una donna”. E quindi, secondo la visione distorta di lui, una creatura da gestire, sorvegliare, spremere. Ha realizzato che, pur considerandola poco, pretendeva che portasse a casa il denaro, tanto. Un cortocircuito doloroso ma chiarissimo.

La nostra follower racconta con lucidità come, nel momento in cui ha aperto gli occhi su quella dinamica, è cambiato tutto. Ha capito che era stata usata, giudicata, compressa in un ruolo da cui non poteva uscire se non prendendo una decisione forte. E così ha fatto. Il giorno dopo, con una consapevolezza nuova, ha trovato la forza di allontanarsi da quella situazione.

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