“mi chiamo Isabella e un po’ più di un anno fa ho perso purtroppo il mio compagno per colpa di una malattia subdola e silenziosa. Quando è arrivata la diagnosi sapevamo che non avremmo avuto ancora molto tempo. Io ho solo 32 anni e lui ne aveva 34 quando se ne è andato. Ho lottato con tanti sentimenti da quando è successo, ma la rabbia per questa ingiustizia è stata una fase fin troppo lunga. Poi sono andata in cura da una psicologa. Ovviamente sia lei sia mia sorella che gli amici mi dicono che devo rifarmi una vita. E me lo diceva anche lui. Diceva che mai e poi mai avrebbe voluto vedermi triste. Ma come si fa a ricominciare a vivere dopo una cosa del genere? Nell’ultimo anno, dopo la rabbia, sono sprofondata nell’apatia. Dovevo forzarmi per fare qualunque cosa…il giorno del suo primo anniversario non riuscivo ad alzarmi da letto, così ho indossato una sua felpa per sentirlo più vicino. Era la mia preferita ma non l’avevo mai più toccata. Ad un certo punto mia sorella mi scrive per sapere come stessi… e questa nostra chat ha registrato una scoperta che mi ha fatto quasi fermare il cuore…”
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La nostra fan, una follower di nome Isabella, racconta un’esperienza dolorosa che ha segnato profondamente la sua vita. Un po’ più di un anno fa ha perso il suo compagno a causa di una malattia improvvisa e silenziosa. Al momento della diagnosi, entrambi sapevano che il tempo a disposizione sarebbe stato molto breve.
Isabella ha 32 anni e il suo compagno ne aveva 34 quando se n’è andato. Da allora ha attraversato una lunga fase di dolore, tra cui la rabbia, che ammette essere stata una delle emozioni più dure da superare. Ha deciso poi di iniziare un percorso con una psicologa, anche su incoraggiamento di sua sorella e degli amici più cari. Tutti le hanno ripetuto che deve cercare di andare avanti, che deve provare a rifarsi una vita. Lo diceva anche lui, poco prima di morire: non avrebbe mai voluto vederla spegnersi nel dolore.
Nonostante queste parole e il supporto ricevuto, Isabella racconta che ricominciare è molto più difficile di quanto si possa immaginare. Dopo la rabbia, è caduta in una fase di apatia profonda, dove ogni gesto quotidiano diventava una fatica immensa. Nel giorno dell’anniversario della sua scomparsa, non riusciva nemmeno ad alzarsi dal letto. Così ha deciso di indossare una felpa appartenuta a lui, la sua preferita, che però non aveva mai più avuto il coraggio di toccare da allora.
Proprio in quel momento, mentre era avvolta da quel ricordo, sua sorella le ha scritto per sapere come stesse. È da quel messaggio che è iniziata una chat che ha portato a una scoperta improvvisa, una rivelazione contenuta proprio in quella felpa, che ha avuto un impatto fortissimo su Isabella. Un momento che l’ha lasciata senza fiato.
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