Perché il ferro di cavallo è considerato un portafortuna?

Tra leggenda e credenze popolari, l’umile oggetto è tra i più apprezzati come simbolo di prosperità e fortuna

 

Il ferro di cavallo è uno dei portafortuna più conosciuti. Lo si trova appeso sugli ingressi, viene regalato come ciondolo su braccialetti e collane, è un oggetto comune in casa.

Un mix tra leggenda e credenze popolari

Ma da dove arriva la credenza che il ferro di cavallo porti fortuna? La storia di questo umile oggetto come simbolo di prosperità e buona sorte deriva da un intreccio tra una leggenda e alcune credenze popolari. La leggenda narra che nel X secolo Saint Dunstan, patrono dei fabbri, un giorno mentre lavorava nella sua officina vide entrare il diavolo che gli chiese di ferrargli gli zoccoli. Saint Dunstain sapeva che non poteva rifiutare, ma escogitò uno stratagemma. Arroventò i ferri di cavallo destinati al diavolo e li ferrò con una tale forza che Satana sentì un fortissimo dolore. Gli chiese allora di toglierli dai suoi zoccoli, e il fabbro acconsentì ad un patto: il diavolo non avrebbe più dovuto entrare nelle case con un ferro di cavallo appeso all’ingresso.

Secondo altre tradizioni popolari, la fortuna attribuita al ferro di cavallo sarebbe da ricondurre al materiale. Si credeva che il ferro potesse scacciare streghe, fate e altri spiriti maligni. La forma a mezzaluna inoltre, era ritenuta una protezione dal malocchio.

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I ferri di cavallo, inoltre, originariamente avevano sette buchi ed il numero nell’antichità era considerato fortunato poiché frequentemente ricorrente in natura: i sette giorni della settimana, i sette mari, i sette colori dell’arcobaleno.

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