I fiumi del Perù luccicano d’oro: la foto scattata da un astronauta

I bacini idrici delle estrazioni minerarie brillano sotto i raggi del sole. L’immagine è stata catturata dalla Stazione Spaziale

 

I fiumi dell’Amazzonia risplendono d’oro. Una foto scattata da un astronauta che passava con la Stazione Spaziale sul Perù ha evidenziato corsi d’acqua scintillanti che, seppure suggestivi a prima vista, denotano un grave problema ambientale.

I danni ambientali

Il Perù è il sesto produttore al mondo d’oro e l’estrazione aurifera è tra le attività più floride nel paese, con pesanti ripercussioni ambientali. Nell’immagine scattata dallo spazio, a sinistra c’è il fiume Inambari e la Riserva Nazionale di Tambopata, aree interdette alle estrazioni minerarie. A destra invece i bacini d’acqua utilizzati per l’estrazione dell’oro brillano per la presenza del materiale riflesso dalla luce del sole.

Negli anni i minatori hanno scavato i bacini idrici e ogni corso d’acqua è circondato da aree disboscate di materiale fangoso. I tratti seguono i corsi di antichi fiumi che hanno depositato sedimenti tra cui l’oro.

L’estrazione mineraria comporta processi distruttivi che devastano l’ambiente e le comunità amazzoniche. Insieme alla vasta deforestazione, sono state introdotte anche inondazioni di acqua inquinata nell’ecosistema circostante. Una delle principali preoccupazioni è il mercurio, sostanza estremamente tossica utilizzata per separare l’oro dai sedimenti. I minatori lo maneggiano senza precauzioni di sicurezza per se stessi e per l’ambiente. La sostanza filtra nel terreno e attraverso processi microbici può trasformarsi in metilmercurio, altrettanto tossico.

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Le estrazioni minerarie, oltre ad avere un pesante impatto ambientale, si ripercuotono anche sulle popolazioni locali le cui terre sono invase dalle grandi aziende per lo sfruttamento dei giacimenti.

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