Un galeotto misunderstanding

Mi chiamo Carlotta, ho 22 anni e devo proprio raccontarvi questa storia! In un mondo in cui la gente usa Tinder o altre app per conoscere persone, io ho conosciuto Lorenzo a causa di un misunderstanding! Mi arriva il messaggio di lui totalmente a caso, messaggio in cui sostiene che ci siamo conosciuti in discoteca lo scorso sabato. La cosa strana? Conosceva un sacco di dettagli sul mio conto, ma io in discoteca quel sabato non ci sono proprio andata! Ero a ndata, infatti, ad una cena con i miei nuovi colleghi. Più mi scriveva, più capivo che c’era qualcosa di strano. Non capivo come fosse possibile e per un attimo ho creduto di essere io pazza. Mi sono trovata in una situazione molto particolare: la Carlotta di cui lui parlava ero indubbiamente io, ma… non ero io! Non so come spiegarvi. Ho pensato che ci fosse stato un ironico scambio di persona o, addirittura, che qualcuno avesse preso in prestito la mia identità. Beh… Fatto sta che, ad un certo punto, la faccenda ha preso una piega decisamente inaspettata!

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La nostra fan Carlotta, 22 anni, ha voluto condividere un episodio davvero curioso che le è capitato di recente, legato a uno scambio di persona a dir poco singolare. In un’epoca in cui le conoscenze spesso avvengono attraverso app come Tinder, lei si è trovata coinvolta in una conversazione nata per errore… o quasi.

Tutto è cominciato quando ha ricevuto un messaggio da Lorenzo, un ragazzo che sosteneva di averla conosciuta in discoteca il sabato precedente. Una situazione di per sé non così insolita, se non fosse che Carlotta quella sera non aveva messo piede in nessuna discoteca: era infatti stata a una cena con i suoi nuovi colleghi di lavoro. Eppure, il ragazzo sembrava sapere molto di lei, troppi dettagli per pensare a uno scambio casuale.

All’inizio la nostra follower ha pensato che ci fosse stata una confusione, forse un’omonimia, ma più leggeva i messaggi di Lorenzo, più cresceva la sensazione che qualcosa non tornasse. La Carlotta di cui lui parlava sembrava coincidere perfettamente con lei, eppure era evidente che non poteva essere la stessa persona. Una situazione talmente assurda da portarla persino a dubitare di se stessa per un attimo.

Col passare dei messaggi, la conversazione ha preso una piega sempre più strana e inaspettata. La nostra amica ha persino pensato che qualcuno potesse aver usato la sua identità, magari raccontando di essere lei per approfittare della somiglianza o di informazioni trovate altrove. Una specie di scherzo o, peggio, un tentativo maldestro di creare confusione.

Alla fine, ciò che sembrava solo un errore di persona si è rivelato molto di più, lasciando Carlotta con una sensazione di smarrimento, ma anche con la consapevolezza che oggi non si può mai sapere dove e come si può essere riconosciuti. La sua esperienza ricorda a tutti quanto sia facile incappare in situazioni surreali, anche senza muoversi da casa.

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