Generazione X VS Millennial: se fai le pulizie o dormi poco dipende da quando sei nato

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Generazione X VS Millennial: se fai le pulizie o dormi poco dipende da quando sei nato

| 19/03/2023
Fonte: Pexels

Uno studio ha rivelato che il modo di essere dei giovani di trent’anni varia a seconda della generazione in cui sono nati

  • Un nuovo studio ha indagato sulle differenze tra la Generazione X ed i Millennial
  • Preferenze e abitudini variano a seconda dell’anno in cui si è nati
  • Per i trentenni della Generazione X era normale fare figli a quell’età
  • Tra i loro obiettivi c’era l’acquisto e la manutenzione di una casa di proprietà
  • I trentenni Millennial sono molto più attenti al benessere ed alla forma fisica

 

“Ai miei tempi”, “quando avevo la tua età”, “la mia generazione”. Tutte frasi che abbiamo sentito milioni di volte pronunciare a nonni e genitori senza riuscirne a comprendere fino in fondo il significato. Un nuovo studio ha fornito una prova scientifica a ciò che gli adulti sostengono da sempre: il modo di essere di un individuo non dipende solo dall’età ma anche dall’anno di nascita. L’ufficio del Labor Statistics degli Stati Uniti ha messo a confronto i comportamenti quotidiani della Generazione X con quelli dei Millennial esaminando le abitudini di chi aveva tra i 23 e i 38 anni a inizio millennio e chi li ha ora.

Per la Generazione X, ovvero per i nati tra il 1965 e il 1980, era “normale” fare figli intorno ai 30 anni. Tra le aspettative di vita c’era l’avere una casa di proprietà della quale prendersi cura attraverso la manutenzione e la pulizia costante. L’uomo faceva un uso maggiore della macchina e dedicava molto più tempo al lavoro. Erano più comuni hobby come guardare la Tv e la gente leggeva in media 23 minuti al giorno.

I trentenni Millennial sono molto più attenti al benessere ed alla forma fisica

I trentenni della Generazione X erano meno attenti al proprio benessere, le palestre erano meno frequentate, e non c’era grande propensione alle lunghe dormite. Per chi è nato tra il 1981 e il 1996, e che oggi si ritrova nella fascia dei trent’anni, la quotidianità è molto diversa. L’uso della tecnologia e i social hanno profondamente trasformato la concezione che l’uomo ha del tempo. Il pc è diventato un mezzo per svolgere il proprio lavoro, sostituendosi in molti casi alla macchina, che fisicamente aveva il compito di trasportare la gente in ufficio.

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Oggi, si legge in media per sedici minuti al giorno, si è più attenti alla forma fisica, al benessere e si dorme anche di più. Tra le priorità dei trentenni di oggi non c’è più il possedere o il mantenere sempre pulita una casa di proprietà. L’incertezza del futuro che caratterizza questa generazione, abbinata alla precarietà del mondo del lavoro ed alla possibilità di “cambiare vita” da un momento all’altro, spingono i giovani a “rimandare” l’acquisto di un’abitazione. Lo stesso vale quando si parla di matrimonio o di figli.

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