Fonte: Pexels
Il Giappone ha lanciato un progetto pionieristico per la produzione di carta igienica ecologica, ottenuta dal riciclo di pannolini usa e getta. Questa iniziativa, frutto della collaborazione tra enti pubblici e privati, è nata nei comuni di Shibushi e Osaki, nella prefettura di Kagoshima, e coinvolge due aziende: Unicharm, specializzata in prodotti per l’igiene, e Poppy Paper Co., produttrice di carta. L’obiettivo è ridurre i rifiuti e favorire il riutilizzo delle risorse, contribuendo alla sostenibilità ambientale.
Il processo di trasformazione dei pannolini usati in carta igienica è altamente innovativo. I pannolini vengono raccolti separatamente dagli altri rifiuti domestici e sottoposti a un trattamento di sterilizzazione, deodorizzazione e sbiancamento. Una volta purificati, vengono trasformati in una polpa simile a quella impiegata nella produzione di carta riciclata. Questo materiale viene poi mescolato con carta di recupero per realizzare i nuovi rotoli.
I primi risultati di questo progetto sono già tangibili: sono stati prodotti 30.000 rotoli di carta igienica, commercializzati con il nome “Shibushi Osaki Roll”. Questo prodotto è attualmente in vendita in sette punti della regione di Kagoshima e Miyazaki, riscuotendo un buon successo tra i consumatori. Uno dei fattori che hanno contribuito all’interesse del pubblico è il prezzo conveniente: una confezione da 12 rotoli costa circa 400 yen (2,70 dollari), rendendolo un’opzione accessibile e sostenibile.
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Secondo Satoshi Yoshida, rappresentante di Poppy Paper, questa iniziativa potrebbe diventare una soluzione concreta per affrontare la futura scarsità di materie prime in Giappone. Con l’aumento della digitalizzazione e la diminuzione della popolazione, la domanda di carta tradizionale potrebbe subire forti cambiamenti. In questo contesto, il riutilizzo dei materiali di scarto potrebbe rivelarsi una strategia vincente. Anche il Consiglio per la promozione degli SDG (Obiettivi di Sviluppo Sostenibile) di Osaki sostiene il progetto, invitando i cittadini a scegliere prodotti riciclati per ridurre l’impatto ambientale. Questa iniziativa è un chiaro esempio dell’approccio giapponese all’economia circolare, che mira a ridurre gli sprechi e a trovare soluzioni innovative per il futuro del pianeta.
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