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Quando si parla di salute del cervello, di solito vengono in mente sport, dieta equilibrata e sonno regolare. Eppure c’è un’attività che sembra uscita direttamente dal tendone di un circo: la giocoleria. Non serve essere artisti professionisti per trarne vantaggi, perché studi scientifici hanno dimostrato che allenarsi con palline e oggetti volanti migliora la coordinazione, la rapidità nei movimenti e persino la postura.
Secondo la neuroscienziata Amy J. Bastian del Kennedy Krieger Institute, questa pratica è utile per sviluppare la connessione occhio-mano e affinare la precisione dei gesti quotidiani. In altre parole, più che un passatempo da spettacolo è una vera palestra cognitiva che permette di mantenere il cervello attivo e reattivo.
Una revisione del 2022 ha evidenziato come la giocoleria favorisca la neuroplasticità, cioè la capacità del cervello di adattarsi e creare nuove connessioni. Questo significa che può contribuire a migliorare funzioni come memoria, attenzione e capacità di concentrazione. In pratica, lanciare tre palline in aria non serve solo a intrattenere gli amici ma anche a mantenere la mente giovane.
Non mancano i limiti: se si interrompe l’allenamento i benefici tendono a ridursi. Alcuni studi hanno osservato che già dopo un mese di inattività gran parte dei miglioramenti comincia a svanire. Insomma, il cervello è come un muscolo: se non lo usi, perde tono.
Uno studio del 2024 ha mostrato che la giocoleria può migliorare la stabilità posturale anche negli anziani sani e attivi. Questo apre scenari interessanti per la prevenzione delle cadute e per il mantenimento dell’autonomia nella vita quotidiana. Allenare equilibrio e coordinazione diventa quindi un investimento concreto per la salute a lungo termine.
In più, praticare giocoleria non richiede abilità straordinarie. L’arteterapeuta Janet Brodie dello Yale New Haven Psychiatric Hospital ha spiegato che quasi tutti riescono a gestire due palline e molti imparano rapidamente a maneggiarne tre. È un’attività accessibile che può trasformarsi in un piccolo traguardo personale e in una sfida motivante anche dopo i 60 anni.
La giocoleria non si limita a stimolare il cervello: influisce anche sullo stato d’animo. Alcune ricerche hanno evidenziato un miglioramento dell’umore e della fiducia in sé dopo poche lezioni. In uno studio del 2022, un gruppo di over 60 ha mostrato più serenità e sicurezza dopo appena dodici incontri. Questo dimostra che lanciare e riprendere palline può avere effetti terapeutici sorprendenti.
Il dottor Noah Cowan della Johns Hopkins ha persino sviluppato, insieme a Bastian, sistemi di realtà virtuale per studiare movimento ed equilibrio nei disturbi neurologici. La giocoleria diventa così anche uno strumento di ricerca, capace di fornire nuove prospettive sulla riabilitazione.
Insomma, la giocoleria non è solo intrattenimento. È un esercizio che unisce coordinazione fisica, stimolazione mentale e benessere emotivo. Richiede concentrazione, precisione e costanza, offrendo in cambio miglioramenti cognitivi e fisici.
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Che si tratti di prevenzione per gli anziani, di allenamento per migliorare memoria e attenzione o semplicemente di un passatempo divertente, la giocoleria ha dimostrato di essere molto più di un gioco. E se all’inizio le palline cadono spesso, la perseveranza ripaga con un cervello più sveglio, un corpo più equilibrato e un umore decisamente più leggero.
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