Si può fare il giro di 360° sull’altalena? Ecco finalmente la verità

Il sogno di compiere un giro di 360° sull’altalena è realizzabile?

 

Il mondo dei bambini – ma anche dei più grandi – si divide in due categorie: quelli che volevano fare il giro di 360° gradi sull’altalena e supplicavano mamma e papà di spingerli sempre più in alto e quelli che mentono. Per non parlare delle leggende metropolitane sul ragazzino, ovviamente il più bello della scuola, che giurava di esserci riuscito almeno una volta ed aveva passato mesi a vantarsene.

Ma si tratta solo di un mito oppure ci si può riuscire davvero? È l’eterno dilemma di tutti. Ebbene: sì, “si può fare” (cit.). Ma c’è un “ma”: solo se ci sono i pali rigidi al posto delle catene tradizionali e la nostra altalena ha un cuscinetto che è in grado di fare tutto il giro, allora la cosa diventa possibile. Ma perché si è arrivati a questa risposta?

Come compiere un giro di 360° gradi sull’altalena

Secondo Geoffrey Widdinson, ingegnere chimico ed appassionato di “misteri irrisolti”, per capire questa teoria bisogna prima comprendere come funziona un’altalena. Ha dunque spiegato: “Il tuo corpo vuole cadere giù dritto e prende velocità mentre lo fa, ma la catena non te lo permette. Questo perché trasforma quel movimento verso il basso in uno in avanti o indietro. Quando raggiungi il punto più basso dell’oscillazione, hai un po’ di slancio in avanti che la catena trasforma in un movimento verso l’altro. Quando il tuo slancio è esaurito, cadi di nuovo giù e l’intera cosa si ripete”.

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Tutto chiaro? Bene, proseguiamo. “Se arrivi al punto in cui la catena è orizzontale, sei al massimo teorico. Se vai un po’ più in alto, allora cadrai dritto verso il basso e la catena si allenterà. Quando arrivi al punto in cui la catena si stringe di nuovo, la tua forza sobbalzerà contro di essa e molta dell’energia cinetica sarà persa”. Ma ecco il trucco per compiere un giro di 360° sull’altalena: “Se invece stai usando barre rigide, allora puoi continuare a riutilizzare quell’energia ad ogni oscillazione, e alla fine, se sei abbastanza bravo, a fare tutto il giro”. Abbiamo dunque capito che quel sogno d’infanzia che tutti noi avevamo è difficilmente realizzabile nel parchetto dietro casa. Con buona pace delle mamme che potranno finalmente spingere i propri figli in tutta tranquillità.

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