La gita di classe

“mi chiamo Manuela e sono la mamma di Gabriel, un bambino di 10 anni a cui qualche settimana fa è stata diagnosticata una malattia cronica con la quale dovrà appunto convivere per il resto della vita. Dopo mesi di esami avere questi esiti è stato dificile, ma almeno adesso sappiamo contro chi dobbiamo combattere. Dopo pochi giorni rispetto a quando ci è arrivata la diagnosi, Gabriel avrebbe dovuto andare in gita con la classe per tre giorni. Non parlava d’altro come tutti i suoi amichetti. Io ero preoccupata, non sapevo se mandarlo o meno, ma ho chiesto ai medici il permesso e loro mi hanno risposto che era fondamentale che lui andasse. La malattia fisica porta con sé un coinvolgimento a livello psicologico e per Gabriel andare in gita avrebbe significato non sentirsi malato. Gabriel ha degli amichetti dal primo giorno di prima elementare e con le mamme di questi bambini ho una chat e un’amicizia .Decido allora di scrivere loro per informale della situazione e chiedere una cosa… e il resto ve lo lascio leggere. Ci tenevo tanto a condividerlo, specialmente per le famiglie che vivono la stessa situazione. Grazie!”

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La nostra fan, una follower di nome Manuela, racconta un momento molto delicato della sua vita, legato alla recente diagnosi di una malattia cronica che ha colpito suo figlio Gabriel, un bambino di 10 anni. Dopo mesi di accertamenti e attese, la diagnosi è finalmente arrivata, permettendo almeno di sapere con chiarezza cosa affrontare. Ma, come spiega lei stessa, non è stato affatto semplice da accettare.

Pochi giorni dopo aver ricevuto l’esito definitivo, Gabriel avrebbe dovuto partecipare a una gita scolastica di tre giorni. Un appuntamento che, come per tutti i suoi compagni, lo entusiasmava moltissimo. Non parlava d’altro, e Manuela sapeva quanto ci tenesse. All’inizio era incerta se fosse il caso di mandarlo, preoccupata dalle possibili complicazioni. Ma dopo aver consultato i medici, le è stato consigliato con decisione di lasciarlo partire, proprio perché la malattia, oltre agli effetti fisici, comporta un impatto importante anche sul piano psicologico.

La partecipazione alla gita, le è stato spiegato, sarebbe stata fondamentale per Gabriel, per aiutarlo a non sentirsi “malato”, ma semplicemente un bambino come tutti gli altri. Da sempre in classe ha un gruppetto di amici molto affiatati, e le rispettive mamme sono in contatto attraverso una chat comune, che nel tempo ha creato un legame anche tra loro.

Manuela ha deciso di scrivere in quella chat per spiegare la situazione e per fare una richiesta. Ci teneva a informare in modo trasparente e con il cuore aperto, e il resto della conversazione – che ha voluto condividere – racconta una risposta che non si aspettava, che l’ha colpita profondamente e che ha voluto mostrare, in particolare a chi vive una situazione simile nella propria famiglia.

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