Il gonfiore alla gamba

Faccio il fisioterapista da quindici anni e di casi umani o clinicamente particolari ne ho visti parecchi, ma questo di cui vi invio la chat li ha certamente superati tutti. Amo il mio mestiere ed è quello che ho sempre desiderato fare, fin da quando ero alle superiori, perché mi affascina moltissimo il corpo umano e mi fa sentire realizzato la possibilità di aiutare il prossimo; però a volte è davvero faticoso. Il problema non è la mole di lavoro, che comunque è molto impegnativa, ma l’indole ingestibile di certi pazienti. Qualche settimana fa mi scrive un tizio che ha male al ginocchio (dico così perché lui non ha saputo dirmi altro fino al nostro incontro dal vivo). Lo incontro, lo visito, faccio qualche manipolazione e alla fine gli risolvo il problema perché era veramente una stupidaggine. Era strano ed era stato strano fin da subito ma pensavo fosse finita lì quindi non mi sono preoccupato di nulla. Qualche giorno fa, direttamente su WhatsApp, mi riscrive millantando la possibilità che un suo nuovo problema potesse essere collegato con la nostra visita (anche se era impossibile). Non avete idea di cos’è arrivato a fare.

Scrivete cosa ne pensate nei commenti di Facebook e Buona lettura!

Il nostro fan è un fisioterapista con quindici anni di esperienza alle spalle, abituato a gestire casi clinici complessi e persone di ogni tipo. Racconta di amare profondamente il suo lavoro, una passione nata già durante gli anni delle scuole superiori, alimentata dall’interesse per il corpo umano e dalla soddisfazione che deriva dall’aiutare gli altri a stare meglio. Tuttavia, sottolinea come talvolta la difficoltà non risieda tanto nel carico di lavoro, che è comunque significativo, ma piuttosto nella gestione di pazienti dal comportamento problematico o imprevedibile.

Tra i tanti episodi vissuti nel corso della carriera, uno in particolare lo ha colpito al punto da decidere di condividerne la testimonianza attraverso una chat, che chiede venga pubblicata. Qualche settimana fa riceve un messaggio da un uomo che lamenta un dolore al ginocchio. La descrizione del disturbo è vaga, quasi incomprensibile, ma il nostro amico si dimostra disponibile e fissa un appuntamento per una valutazione dal vivo.

Durante l’incontro, effettua una visita accurata, individua il problema e, tramite alcune manipolazioni, riesce a risolvere il fastidio, che si rivela di lieve entità. Il comportamento del paziente, già dall’inizio piuttosto strano, non sembra destare ulteriori preoccupazioni e il fisioterapista pensa che tutto si sia concluso nel migliore dei modi.

Qualche giorno dopo, però, il paziente torna a scrivergli su WhatsApp. Inizia a insinuare che un nuovo problema fisico possa essere stato causato proprio dalla seduta fisioterapica precedente. Un’accusa che, per il nostro follower, risulta del tutto infondata, sia per natura del trattamento che per i tempi coinvolti.

Ciò che sorprende maggiormente è il comportamento successivo del paziente, che arriva a compiere gesti imprevedibili e surreali, descritti negli screenshot allegati. La vicenda, al limite dell’assurdo, rappresenta per il nostro fan uno degli episodi più incredibili affrontati nella sua carriera professionale.

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