Non solo lo sbadiglio, anche grattarsi è contagioso: ecco perché

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Non solo lo sbadiglio, anche grattarsi è contagioso: ecco perché

| 28/02/2023
Fonte: Pixabay

Il percorso cerebrale di questo comportamento di riflesso

  • Ci sono alcuni comportamenti contagiosi, tra cui lo sbadiglio e il prurito
  • Un team di psicologi ha scoperto che osservare gli altri grattarsi ci induce a replicare questo comportamento
  • Generalmente il prurito contagioso interessa soprattutto il viso e i capelli
  • Alla base di questo comportamento potrebbe esserci un antichissimo riflesso protettivo contro i parassiti
  • Una équipe di scienziati è riuscita a ricostruire il percorso cerebrale che si attiva nei topi ed è responsabile di questo fenomeno

 

Siete mai stati colti da un irrefrenabile prurito, proprio mentre guardavate qualcuno grattarsi? Niente paura: si tratta di un fenomeno assolutamente normale. Non a caso, anche questo comportamento, proprio come lo sbadiglio, è contagioso. A dimostrarlo è stata una ricerca condotta dalla School of Psychology dell’Università del Sussex e del Department of Psychology dell’ateneo di Hull.

Gli scienziati hanno individuato l’origine psicologica del prurito esaminando le reazioni di un gruppo di individui che guardavano dei filmati in cui erano immortalate delle persone che si grattavano. Dall’esperimento è emerso che i partecipanti tendevano ad emulare il comportamento osservato, senza necessariamente grattare la stessa parte del corpo. Le zone maggiormente interessate, infatti, erano il viso e i capelli.

Perché ci grattiamo se qualcuno si gratta?

In un altro studio sul prurito, gli studiosi della Washington University School of Medicine sono riusciti a ricostruire il percorso cerebrale che si attiva nei topi ed è responsabile dello stimolo che induce a grattarsi quando osservano un altro esemplare che lo fa.

In particolare, ad essere coinvolte in questo processo sono alcune cellule specializzate della retina, collegate al nucleo soprachiasmatico. È proprio l’attivazione di quest’area cerebrale che fa avvertire il prurito. L’aspetto più affascinante dell’intera vicenda? Il processo non passa per la corteccia visiva, ovvero la parte del cervello che processa le informazioni provenienti dagli occhi. Gli scienziati, tuttavia, hanno evidenziato che la questione potrebbe valere unicamente per i roditori, mentre il percorso cerebrale potrebbe differenziarsi nel caso della nostra specie.

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A cosa sono dovuti i comportamenti che mettiamo in campo “per imitazione”? Una possibile spiegazione fornita dai ricercatori è che il fatto di grattarsi osservando qualcun altro che lo fa rappresenti un ancestrale riflesso protettivo: il prurito potrebbe essere spia di infestazioni parassitarie. E a voi, è mai capitato di avvertire un prurito irresistibile dopo aver visto qualcuno intento a grattarsi?

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