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Vi sentite sopraffatti dagli impegni? Avete la costante sensazione di correre freneticamente da un’incombenza all’altra e, nonostante questo, non avere tempo per riuscire a portare tutto a termine? Il vostro disagio ha un nome: si chiama hurry sickness, ovvero “mal di fretta”. Sebbene non si tratti di una vera e propria malattia, questa condizione è ampiamente diffusa e causa numerosi disagi in coloro che la vivono.
Secondo i cardiologi Meyer Friedman e Ray Rosenman, che per primi hanno coniato questa espressione, si tratta di un problema tipico dei Paesi occidentali, dove produttività e competitività la fanno da padrone. Non a caso, tra le categorie più colpite dalla hurry sickness ci sono i manager: si stima che ben il 95% delle persone che svolgono questa professione viva sulla propria pelle le conseguenze nefaste nel mal di fretta.
Quali sono i sintomi di questa condizione? Insonnia, irritabilità, ansia e frustrazione sono i principali vissuti che ci si trova a sperimentare. Senza contare, poi, che spesso l’hurry sickness si accompagna alla tendenza al multitasking. Cercare di portare a termine più incarichi contemporaneamente, infatti, può essere considerata una strategia vantaggiosa da chi si sente sempre di corsa.
Peccato, però, che il nostro cervello non sia programmato per frazionare concentrazione e abilità cognitive su più attività allo stesso tempo. Il risultato, infatti, può portare a colossali fallimenti o risultati altamente discutibili. Le conseguenze del mal di fretta sul nostro benessere psicofisico sono disastrose. Questa condizione di stress costante e mancanza di adeguato riposo, infatti, finisce per indebolire il nostro sistema immunitario, aumentando il rischio di malattie.
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Le patologie a cui il mal di fretta sembra esporci in maggior misura, in particolare, sono quelle cardiocircolatorie. Secondo uno studio, infatti, frustrazione e frenesia si associano a un più alto rischio di ipertensione. Insomma, se anche voi avete questo problema, dovreste proprio correre ai ripari. Uscire dal tunnel dell’hurry sickness è difficile, ma possibile. Come? Imparando a gestire il proprio tempo in maniera più consapevole e inserendo il proprio benessere tra le priorità irrinunciabili da salvaguardare.
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