Il potere del trash talk: tutti i benefici di dire le parolacce

Dire le parolacce fa bene: ecco perché

 

Alzi la mano chi, da bambino, non si è sentito rimproverare per aver detto una parolaccia. Sebbene gli improperi vadano appropriatamente dosati in base al contesto, numerose ricerche scientifiche hanno messo in luce i vantaggi derivanti dall’atto di imprecare. Secondo uno studio presentato al British Psycological Society, ad esempio, il trash talk si rivela particolarmente utile durante l’allenamento fisico, perché potenzia la forza durante l’attività sportiva.

La ragione di un fenomeno tanto bizzarro? Presto detto: dire le parolacce ci aiuta a sopportare meglio il dolore, stimolando il sistema nervoso simpatico per alleviare lo sforzo e la fatica. I benefici derivanti dal trash talk non finiscono qui. Dire le parolacce, infatti, ha un effetto catartico e liberatorio, associato al rilascio di emozioni positive. L’area cerebrale destinata all’insulto e al turpiloquio, del resto, è localizzata in sedi diverse da quelle che si attivano normalmente quando parliamo. Si tratta, nel dettaglio, del sistema limbico, che svolge funzioni importanti in relazione alle emozioni, all’umore e all’autocoscienza.

Chi dice le parolacce è davvero meno istruito degli altri?

Che impressione fa una persona che dice le parolacce? Naturalmente, la risposta dipende dalla situazione in cui si impreca. Ci sono, infatti, numerosissimi contesti professionali e sociali in cui il trash talk non è approvato. Proprio questa censura conferirebbe alle imprecazioni un potere sociale molto forte. Secondo una ricerca, infatti, chi dice le parolacce risulta più autentico e genuino.

Senza contare, poi, che pronunciare oscenità può servire non solo per offendere ed esprimere aggressività, ma anche per fare umorismo, rinsaldare un legame sociale e narrare una vicenda con maggior pathos e intensità.

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Infine, un altimo aspetto positivo associato al trash talk riguarda la proprietà di linguaggio di chi impreca. Uno studio del Massachusetts College of Liberal Arts ha rivelato che chi dice le parolacce ha un vocabolario più ricco da cui attingere, per comunicare in modo diverso a seconda dello specifico contesto comunicativo. Insomma, il pregiudizio secondo cui chi impreca è meno istruito è assolutamente infondato.

 

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