Non è stato semplice decidere di mandarvi questa conversazione, ma ad un certo punto ho voluto farlo perché non avrei mai creduto possibile che nella vita mi capitasse una cosa simile.Invece, come si dice, mai dire mai.Purtroppo negli ultimi mesi questo detto è diventato il mantra.Ultimamente le cose per me sono diventate molto difficili.Dimenticavo, mi chiamo Laura, ho 58 anni e da poco ho perso il mio lavoro in fabbrica.Prima è arrivata la cassa integrazione e poi il licenziamento.Già la cassa mi aveva piegato economicamente, ma il licenziamento mi ha dato il colpo di grazia.Dopo aver saldato alcuni debiti con i soldi che ho preso dalla liquidazione, mi sono ritrovata senza un’entrata fissa al mese e a non poter pagare più l’affitto.Ho una figlia, sposata da due anni, con un buon lavoro e una bella casa.Mi sono vergognata come una ladra, ma ho dovuto chiedere aiuto e ospitalità a lei e al marito.Speravo fosse una situazione davvero temporanea, ma purtroppo non riuscivo a trovare un nuovo lavoro. Ricollocarsi alla mia età è difficile. Passa qualche mese e un giorno, mentre mia figlia e mio genero sono via per il weekend succede una cosa che mi mortifica a tal punto da voler prendere una decisione di pancia…mai avrei creduto che mia figlia, sangue del mio sangue, e mio genero, che ho sempre considerato un figlio, arrivassero a tanto…voglio mandarvi la mia storia con la preghiera di leggerla fino alla fine.E di mandare un grande abbraccio a chi sta passando la mia stessa situazione.
Scrivete cosa ne pensate nei commenti di Facebook e Buona lettura!
La nostra fan si chiama Laura, ha 58 anni ed è stata travolta da un momento drammatico sul piano personale ed economico. Dopo aver lavorato per anni in fabbrica, ha prima affrontato un periodo in cassa integrazione e poi un licenziamento che l’ha privata del suo principale sostentamento. Il risparmio ottenuto dalla liquidazione è servito a estinguere alcuni debiti, ma non ha evitato il rischio di dover rinunciare alla sua indipendenza.
Di fronte all’impossibilità di pagare l’affitto, ha chiesto aiuto a sua figlia – sposata da due anni e con un lavoro stabile – insieme al marito. Una scelta che l’ha profondamente ferita: si è sentita in colpa, imbarazzata, «come una ladra», pur sapendo di non avere alternative. Sperava di trovare presto un nuovo impiego e tornare alla normalità, consapevole che ricollocarsi alla sua età è un’impresa frustrante e spesso senza sbocchi.
Quel fine settimana, sua figlia e il genero erano fuori casa. Laura sperava potesse essere un momento neutro. Ma è successo qualcosa che ha superato ogni limite, violando la fiducia che fino a quel momento aveva caratterizzato il rapporto familiare. Un episodio così innaturale e doloroso da costringerla a considerare decisioni drastiche.
La nostra fan ha deciso di condividere questa storia perché non avrebbe mai immaginato che la propria famiglia potesse arrivare a tanto, e forse qualcos’altro c’era dietro quei comportamenti. Si rivolge a chi si trova in una situazione simile, con la speranza di offrire conforto e aiuto condividendo il suo vissuto.
Un racconto carico di sofferenza, amarezza e speranza al tempo stesso: l’incertezza economica, la perdita dell’indipendenza, la caduta dei legami familiari più profondi. E però, ancora in piedi, con il coraggio di raccontarsi e di cercare un nuovo inizio. Se state vivendo o avete vissuto un simile travaglio, un abbraccio sincero dalla nostra fan.
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