In Cina devi guardare la pubblicità per avere la carta igienica nei bagni pubblici [+VIDEO]

Dalle code al QR code con pubblicità: la nuova era high-tech della carta igienica nei bagni pubblici cinesi

 

In Cina i bagni pubblici hanno deciso di entrare nell’era digitale in modo decisamente originale. Alcuni distributori di carta igienica ora richiedono agli utenti di guardare brevi pubblicità sui propri telefoni per ricevere un rotolo o una striscia di carta. In alternativa, si può pagare circa 0,5 yuan per ogni striscia. Il sistema è stato ideato per ridurre gli sprechi e scoraggiare chi, in passato, si serviva senza limiti.

Questa non è la prima volta che la tecnologia entra nei bagni pubblici: già nel 2017, in alcune zone turistiche, i distributori funzionavano con scanner facciali e offrivano solo una striscia ogni nove minuti. Poi, nel 2019, l’intelligenza artificiale regolava la distribuzione ogni dieci minuti, sempre per ogni singolo utente. Ora, il passo successivo è stato sostituire il timer con un mini spot pubblicitario, trasformando ogni necessità fisiologica in un piccolo momento di marketing.

Le critiche sui social alla pubblicità per la carta igienica

Un recente video diventato virale mostra una donna che scansiona un QR code, guarda l’annuncio sul cellulare e ottiene la sua striscia di carta igienica. Il procedimento, per quanto insolito, è rapido e fluido. Tuttavia solleva alcune domande: cosa fare se non si ha il telefono carico, oppure se lo si dimentica a casa?

Secondo i gestori, il sistema è necessario perché in passato la carta gratuita veniva presa in quantità esagerate, non solo dai turisti ma anche dai residenti locali. Alcuni hanno raccontato che decenni di povertà hanno lasciato tracce di ansia collettiva: la possibilità di approfittare delle risorse pubbliche non viene sprecata facilmente. Anche la regola del BYOTP (Bring Your Own Toilet Paper) era già diffusa in molti bagni pubblici, ma in aree turistiche più affollate la carta gratuita resta disponibile solo attraverso metodi tecnologici come QR code o pubblicità.

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Il lato ironico della tecnologia

La Cina si conferma così un Paese dove comunismo e capitalismo si mescolano in modi bizzarri: un bagno pubblico può trasformarsi in un mini spot commerciale, con l’utente che deve scegliere tra tempo e denaro. Tra humor involontario e pragmatismo tecnologico, questi sistemi fanno capire che anche l’atto più naturale può diventare una esperienza digitalizzata. Non si tratta di distopia pura: i distributori high-tech funzionano e rispettano l’obiettivo principale, cioè ridurre gli sprechi. Ma per chi non ama guardare pubblicità in ogni momento della vita, usare un bagno pubblico in Cina potrebbe diventare un piccolo esercizio di pazienza e multitasking.

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