“mi chiamo Arianna e sono il dolce attesa di un bambino ancora senza nome. Sono vegana, ma no, non la solita vegana rompi scatole che vi vuole convertire, ma di quelle che vogliono semplicemente che la propria idea non venga derisa. Io non voglio convincere nessuno, ma allo stesso tempo non voglio che gli altri cerchino di dettare legge a casa mia. Ed è un po’ quello che sta accadendo da quando ho saluto di essere incinta. Diciamo che oltre a me e mio marito c’è un terzo incomodo che non fa altro che dire la sua. Di chi sto parlando? Beh provate a indovinare. Trovo inconcepibile questa situazione, ma la cosa che faccio più fatica ad accettare è che mio marito non sta dalla mia parte.”
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Arianna è in dolce attesa di un bambino ancora senza nome e sta vivendo uno dei momenti più importanti della sua vita. È vegana, ma non di quelle persone che cercano di convincere il mondo intero a seguire la propria filosofia alimentare. Per lei, il rispetto delle scelte altrui è fondamentale, così come vorrebbe che fosse rispettata la sua decisione di portare avanti la gravidanza seguendo il proprio stile di vita senza continue critiche o intrusioni.
Purtroppo, però, da quando ha scoperto di essere incinta, la situazione in casa è diventata sempre più difficile. Oltre a lei e suo marito, c’è un terzo incomodo che non perde occasione per dire la sua su ogni aspetto della gravidanza, dalle scelte alimentari fino alle decisioni più personali. Chi sarà mai? Facile da immaginare: la suocera.
Arianna trova inconcepibile dover giustificare ogni sua decisione, soprattutto quando si tratta della propria salute e di quella del bambino. Quello che più la fa soffrire, però, è l’atteggiamento del marito. Lui non prende posizione, non la difende, non fa nulla per mettere un freno alle continue ingerenze della madre. Arianna si sente sola, incompresa e messa in discussione proprio nel momento in cui avrebbe più bisogno di sostegno e tranquillità.
Ha deciso di condividere questa conversazione per sfogarsi e per capire se è lei a esagerare o se davvero è in atto un’invasione ingiustificata della sua libertà. Non vuole altro che serenità per il bambino che sta per arrivare, ma a quanto pare la battaglia più grande non è quella contro le critiche della società, ma quella che si consuma dentro le mura di casa.
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