L’incubo di ogni genitore

Mi chiamo Claudia sono una mamma e all’inizio dell’anno, per un mio momento di follia o non so nemmeno io cosa, mi sono proposta come rappresentante di classe della quinta che frequenta mio figlio. Avevo già partecipato alla classica ‘chat delle mamme’, ovviamente, ma mai avrei creduto che da rappresentante le cose potessero anche peggiorare.Quella che vi mando è solo l’ultima in ordine di tempo e, se arriverete fino alla fine, capirete anche perché.I nostri figli sono quasi arrivati al termine di questo anno scolastico.Le ultime incombenze sembravano ormai alle spalle quando non ci comunicano che avrebbero dovuto partecipare alle ‘mini olimpiadi’ in onore di quelle che si svolgeranno a breve a Parigi. Che ideona care insegnanti! Da qui l’esigenza di vestirli in un certo modo e di organizzare…così prendo un bel respiro, scrivo e viene fuori una chat talmente surreale da spingermi al gesto estremo che scoprirete solo arrivando all’ultima slide.Ora, mi piacerebbe fare un gioco con voi: in quale folle personaggio vi riconoscete?E p.s. non proponetevi mai mai mai come rappresentate, nemmeno sotto tortura!

Scrivete cosa ne pensate nei commenti di Facebook e Buona lettura!

La nostra fan si chiama Claudia, è una mamma e all’inizio dell’anno scolastico ha deciso – con un po’ di incoscienza, come lei stessa ammette – di proporsi come rappresentante di classe per la quinta frequentata dal figlio. Una scelta nata forse da un momento di entusiasmo o di “follia”, come la definisce ironicamente, che però ha avuto conseguenze ben più complesse di quanto avesse immaginato.

Claudia era già inserita nella famosa “chat delle mamme”, una realtà che molte famiglie conoscono bene, ma non pensava che la situazione potesse peggiorare ulteriormente una volta assunta la carica di rappresentante. E invece, racconta, è stato proprio così. L’episodio che ha deciso di condividere è soltanto l’ultimo di una lunga serie, ma particolarmente emblematico e, a suo dire, surreale.

Con l’anno scolastico ormai agli sgoccioli, tutto sembrava finalmente avviarsi verso una chiusura tranquilla, quando arriva una comunicazione inaspettata: i bambini dovranno partecipare alle “mini olimpiadi”, un’iniziativa nata per celebrare le imminenti Olimpiadi di Parigi. Un’idea che, almeno sulla carta, poteva sembrare interessante e coinvolgente, ma che ha comportato nuove incombenze organizzative, soprattutto per i genitori.

Da qui la necessità di vestire i bambini in modo adeguato, gestire la logistica e coinvolgere nuovamente tutti i genitori. Claudia, nel suo ruolo, prende fiato e scrive il messaggio in chat, ma la reazione è tale da trasformare la conversazione in qualcosa di completamente fuori controllo. Una discussione talmente assurda da spingerla a compiere un gesto “estremo”, che rivela solo alla fine della storia.

La nostra follower chiude con una riflessione amara ma carica di ironia, invitando tutti a non candidarsi mai come rappresentanti di classe, nemmeno per scherzo. E lancia anche un gioco provocatorio: in quale dei “personaggi” della chat ci si riconosce? Un modo per sdrammatizzare e condividere, con un sorriso, il peso di una responsabilità che spesso si trasforma in una vera e propria sfida quotidiana.

Share