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Un pilota e influencer americano di 19 anni, Ethan Guo, è stato protagonista di un incidente internazionale dopo aver intrapreso un volo non autorizzato dal Cile all’Antartide.
Il progetto di Guo è di portare a termine l’impresa di volare in solitaria con il suo aereo ultraleggero nei 7 continenti e al contempo raccogliere un milione di dollari per la ricerca contro il cancro.
«La mia passione per l’aviazione è iniziata all’età di 13 anni. Ho conseguito la licenza di pilota privato a 17 anni. Ho volato in tutti i 48 stati contigui degli Stati Uniti e ho attraversato l’Atlantico tre volte, accumulando oltre 700 ore di volo» racconta il ragazzo sul suo sito ufficiale.
Ha concepito il progetto del giro del mondo all’età di 15 anni, ha studiato per conseguire il brevetto di volo e ha programmato il viaggio studiando i percorsi e cercando sponsor che lo sostenessero economicamente. Prima della partenza suo cugino si è ammalato di cancro e Guo ha voluto aggiungere alla sua impresa uno scopo benefico: raccogliere un milione di dollari per la ricerca scientifica e la lotta contro il cancro. «Voglio cogliere ogni opportunità per sensibilizzare sul cancro infantile e sulla necessità di aumentare gli sforzi di ricerca per trovare metodi di prevenzione e trattamento».
Il giovane racconta i suoi viaggi sui suoi social, ma il suo ultimo volo non è andato come previsto. Secondo le autorità cilene Guo avrebbe ottenuto l’autorizzazione di volare solo su Punta Arenas, ma poi ha continuato a dirigersi verso sud «fornendo falsi dati sul piano di volo», dirigendosi in Antartide e atterrando senza autorizzazione. A causa delle avverse condizioni meteo, non è poi riuscito a ripartire, rimanendo in una base militare in territorio cileno.
Le autorità hanno immediatamente avviato un’indagine sull’accaduto. L’Istituto Antartico Cileno (INACH) ha confermato che il volo di Guo non era autorizzato, sottolineando come queste azioni non solo mettano in pericolo l’individuo, ma creino anche un rischio per i limitati e preziosi servizi di soccorso nella regione.
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Ne è scaturito un contenzioso legale tra le autorità cilene e gli avocati del giovane conclusosi con un accordo: il governo cileno ha ritirato le accuse, evitando a Guo il processo, in cambio di una donazione di 30.000 dollari da effettuare entro 30 giorni ad un’associazione benefica per la lotta contro il cancro infantile. Il ragazzo dovrà inoltre lasciare l’Antartide il prima possibile e non potrà tornare in territorio cileno per tre anni.
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