Infradito: amiche dell’estate, nemiche della schiena

I podologi avvertono: usare troppo le infradito può causare dolori ai piedi, alle dita e persino alla postura

 

Sono l’emblema della bella stagione: leggere, pratiche e perfette per passare dall’asciugamano al chiringuito in un secondo. Eppure, le amate infradito nascondono un lato oscuro. Secondo i podologi, se indossate troppo a lungo possono trasformarsi da simbolo di relax a causa di dolori e problemi posturali che si estendono fino alla schiena.

Il problema principale è la loro suola piatta, priva di qualunque sostegno. Senza un minimo di differenza tra tallone e punta, il piede lavora in modo scorretto e lo stress si accumula, provocando disturbi come fascite plantare o dolori al metatarso. Il rischio aumenta per chi passa improvvisamente da scarpe strutturate a ciabatte ultraleggere: il piede non ha tempo di adattarsi e il corpo finisce per pagarne il prezzo.

Dita contratte e piccoli disastri biomeccanici con le infradito

Indossare le infradito non è solo una questione di comfort, ma di equilibrio precario. Per non farle scivolare via, le dita devono continuamente contrarsi, sforzo che a lungo andare può causare la cosiddetta deformazione “a martello”. In pratica, le dita restano piegate verso l’interno, rendendo persino difficile indossare scarpe chiuse.

E non è tutto: il tallone, sempre libero, aumenta le probabilità di inciampare o slogarsi una caviglia. La tipica camminata “a pinza” che si adotta per tenerle ferme, poi, costringe i muscoli del piede e del polpaccio a un lavoro extra che, nel tempo, altera l’assetto posturale naturale.

Quando il relax lascia il segno sulla pelle

Oltre ai problemi muscolo-scheletrici, ci sono quelli dermatologici. Le infradito, con la loro suola sottile e i punti di contatto ridotti, favoriscono lo sfregamento. Risultato: calli, vesciche e arrossamenti, spesso sottovalutati. Se una vescica si rompe, il rischio è aprire la porta a funghi e batteri, come il temuto piede d’atleta.

Chi soffre di diabete deve prestare ancora più attenzione, perché piccole lesioni ai piedi possono complicarsi rapidamente. Anche in questo caso, la leggerezza estiva può trasformarsi in una trappola silenziosa, soprattutto se abbinata a materiali economici o plastica scadente che non lascia respirare la pelle.

Bambini e infradito: un mix da evitare

Se per gli adulti è consigliabile limitare l’uso, per i bambini le infradito sono quasi sempre sconsigliate. Le dita più corte non riescono a mantenerle stabili, i legamenti sono ancora deboli e il piede tende naturalmente a cedere verso l’interno. Tutto questo si traduce in cadute più frequenti e in una postura scorretta fin dai primi anni di vita.

Il piede, in fase di crescita, ha bisogno di sostegno e stabilità. Le infradito, per quanto carine e colorate, non offrono né l’uno né l’altra, rendendole una scelta tutt’altro che salutare per l’uso quotidiano.

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Come usarle senza rimpianti (e senza dolori)

Eliminare le infradito del tutto sarebbe eccessivo. Gli esperti consigliano di indossarle solo per brevi tragitti – come andare in spiaggia o in piscina – e di preferire modelli con materiali naturali come cuoio, caucciù o legno, che garantiscono una migliore traspirazione e durata. Da evitare invece le ciabatte in plastica sottile, che si consumano in fretta e non offrono alcun sostegno. Insomma, le infradito possono restare un simbolo dell’estate, ma solo se usate con buon senso. Altrimenti, rischiano di trasformare la stagione del relax in un lungo appuntamento dal fisioterapista.

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