Internet “sconcertato” da una donna che sembra tenere un iPhone in un dipinto del 1860 [+COMMENTI]

Il web si è lasciato “ingannare” da un dipinto del 1860 in cui una donna sembra avere in mano uno smartphone

 

Gli utenti di Internet sono rimasti stupiti da un dipinto del 1860 in cui una donna sembra avere in mano uno smartphone: il quadro in questione – disponibile a seguire – è “L’atteso” di Ferdinand Georg Waldmüller e mostra una donna che cammina attraverso un paesaggio panoramico verso un uomo che attende tra i cespugli, con in mano un fiore rosa.

Fonte: Wikimedia

Attraverso uno sguardo del XXI secolo, sembra che la donna stia scorrendo il suo iPhone mentre cammina. Ovviamente non ha alcun senso, dato che l’iPhone è stato rilasciato nel 2007 e il dipinto è stato completato nel 1860.

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La spiegazione

Secondo i critici d’arte, però, l’illusione ha una spiegazione semplice. La donna starebbe leggendo un libro di preghiere durante la sua passeggiata piuttosto che sfogliare i social media con uno smartphone. “La ragazza in questo dipinto di Waldmüller non sta giocando con il suo nuovo iPhone X, ma sta andando in chiesa con un piccolo libro di preghiere in mano”, ha dichiarato a Motherboard Gerald Weinpolter, CEO dell’agenzia d’arte austrian-paintings.at.

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Peter Russell, funzionario del governo locale di Glasgow in pensione, è stato il primo a fare luce sul dipinto. Ha raccontato a Motherboard che lui e la sua compagna hanno visto il dipinto quest’estate durante una visita al museo Neue Pinakothek di Monaco e hanno voluto saperne di più.

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Ha osservato che la discussione intorno all’opera dimostra quanto sia cambiata la società. “Quello che mi colpisce di più è quanto il cambiamento della tecnologia abbia modificato l’interpretazione del dipinto e, in un certo senso, abbia fatto leva sul suo intero contesto”, ha commentato Russell. “Il grande cambiamento è che nel 1850 o 1860, ogni singolo spettatore avrebbe identificato l’oggetto in cui è immersa la ragazza come un innario o un libro di preghiere. Oggi, nessuno potrebbe non vedere la somiglianza con la scena di un’adolescente assorta nei social media sul proprio smartphone”.

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