Kambo: il controverso rituale di guarigione che potrebbe avere qualche “effetto indesiderato”

Un rituale molto pericoloso, ma ancora praticato

 

Il kambo è un antico rituale amazzonico che prevede l’immissione nel corpo delle secrezioni velenose di una rana per un presunto effetto disintossicante e salutare. Prende il nome dalla sostanza velenosa e cerosa raccolta dal dorso delle rane scimmia giganti che si trovano in tutta l’Amazzonia ed è sempre stato un rituale di pulizia controverso a causa dei gravi effetti collaterali derivanti dal contatto diretto con il veleno della rana scimmia gigante. Anche se i sintomi associati al kambo variano in gravità, in alcuni casi sono sufficienti a causare gravi problemi di salute, persino la morte.

Il rituale sciamanico è stato usato per secoli dalle popolazioni indigene della foresta amazzonica per guarire e purificare il corpo ed è stato promosso dai medici naturopati per i suoi effetti disintossicanti. Tuttavia, a differenza di altri metodi più blandi di pulizia del corpo, il kambo può essere piuttosto brutale. Gli effetti collaterali del rituale comprendono, tra l’altro, nausea, vomito, diarrea, perdita del controllo della vescica, vertigini, palpitazioni e dolori addominali.

I sintomi possono protrarsi anche per diverse ore

Tutto inizia bevendo circa un litro di acqua o di zuppa di manioca. Successivamente, la persona che conduce il rituale utilizza un bastone infuocato per creare una serie di piccole bruciature sulla pelle della persona che sta tentando il kambo, di solito nella zona delle spalle. In questo modo si creano delle vesciche che vengono poi staccate e le piccole ferite vengono spalmate con il kambo, noto anche come sapo, la secrezione velenosa della rana scimmia gigante. I sostenitori del kambo affermano che il rituale può aiutare a risolvere un’ampia gamma di condizioni mediche, dal morbo di Alzheimer e il cancro, al diabete, alla depressione e persino all’infertilità.

Tuttavia i ricercatori hanno studiato il kambo per anni, ma finora non ci sono state ricerche scientifiche a sostegno degli effetti medici benefici di questa pratica amazzonica. Gli effetti collaterali negativi, invece, sono ben documentati. Dato che il veleno entra in contatto diretto con la carne della persona che si sottopone al rituale del kambo, va direttamente nel sistema linfatico e nel flusso sanguigno e dunque i suoi effetti sono quasi istantanei. Mentre il veleno “corre per il corpo alla ricerca di problemi”, i praticanti inizieranno a sperimentare una serie di effetti collaterali, soprattutto il vomito, per periodi di tempo che possono variare tra i 5 e i 30 minuti, e fino a diverse ore in rari casi.

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Nonostante gli effetti collaterali, è usato come alternativa alla medicina convenzionale

Dopo il kambo, i praticanti dovranno consumare acqua o tè per eliminare la tossina rimanente dal corpo, ma anche seguendo alla lettera le istruzioni si rischia di incorrere in vomito e diarrea prolungati, spasmi muscolari, convulsioni e altro ancora. Il kambo è fondamentalmente un veleno, quindi è vietato in alcuni Paesi, mentre è legale negli Stati Uniti, ma non è regolamentato dalla Food and Drug Administration o da altre organizzazioni sanitarie. Nonostante i rischi associati a rituali sciamanici come il kambo, le persone sono ancora propense a utilizzarli come alternativa alla medicina convenzionale, soprattutto se si sentono deluse da quest’ultima.

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