La gente condivide i motivi per cui ha smesso di essere religiosa

Credente o non credente, questo è il problema

 

La religione per alcune persone è soltanto un delirio, per altre una vera e propria salvezza. Dà vita a una comunità in cui l’uomo può sentirsi incluso, ma nelle mani sbagliate può tramutare il suo effetto salvifico in un modo per escludere l’altro. Su una community hanno chiesto i motivi per cui gli utenti si sono allontanati dalla religione.

Sei motivi per cui la gente ha perso la fede

Un utente ha raccontato che frequentava una grande chiesa. Questa riceveva donazioni di milioni ogni settimana, ma invece di utilizzare i soldi per aiutare i bisognosi li usava per oggetti di scena e enormi schermi. Un altro si è accodato confermando che all’interno di una mega chiesa c’è pure Starbucks.

Un altro utente ha scritto che ad allontanarlo dalla religione è stata la sua espulsione dalla scuola cristiana in terza elementare. Il motivo? La madre gli aveva comprato l’edizione sbagliata della Bibbia.

Un ragazzo ha raccontato di essersi allontanato dalla religione dopo il discorso di un pastore. Diceva che le donne sono il male, Satana cammina in mezzo a noi attraverso i loro corpi e gli uomini devono cercare di non cadere in tentazione. Infatti la nipotina di quest’uomo era timidissima e timorata da Dio.

Un altro ha avuto i suoi primi dubbi mentre ascoltava una radio religiosa che sentivano sempre i suoi genitori. Era un bambino ma si era reso perfettamente conto di quanto fosse sbagliato che gli speaker di quella radio definissero gente orribile i non credenti.

Una ragazza ha raccontato di non essere più credente perché voleva essere pastore come il suo bisnonno. La chiesa però glielo ha vietato perché donna, dicendole che l’unica cosa che può essere è la moglie di un pastore.

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Un utente ha smesso di essere cristiano quando ha scoperto che la Bibbia non l’aveva scritta Gesù. Non solo, ma che era stata scritta a duecento anni di distanza dalla sua morte, quindi da fonti non abbastanza attendibili. Ha pensato che non può fidarsi delle affermazioni su di lui provenienti dai suoi amici su fatti risalenti solo a due anni fa, figuriamoci di un estraneo che racconta i fatti dopo duecento anni.

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