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Quando si sale su volo, è prassi mettere il telefono e altri dispositivi elettronici in modalità aereo selezionando l’apposito simbolo. Tutti noi siamo cresciuti con la certezza che questo fosse dovuto al fatto che i segnali del telefono interferiscono con le apparecchiature dell’aereo, ma in realtà si è scoperto che non è così. Il motivo è infatti completamente diverso. I telefoni devono sì essere in modalità aereo per la sicurezza di tutti, ma ciò non ha nulla a che fare con le attrezzature del velivolo. Questo perché, mentre la tecnologia mobile ha fatto passi da gigante nel corso degli anni, i sistemi radio degli aerei sono rimasti in gran parte gli stessi dagli anni ’20.
Inoltre, uno studio condotto dall’Autorità Federale dell’Aviazione degli Stati Uniti nel 1992 ha rilevato che i segnali telefonici non hanno alcun effetto sulle apparecchiature degli aerei durante il decollo e l’atterraggio. Ma allora perché lo si fa? Il motivo è da ricercarsi nelle interferenze a terra. Questo problema si è aggravato con la diffusione della tecnologia 5G, che ha una larghezza di banda molto simile a quella dello spettro riservato all’aviazione. Pertanto, se le persone dovessero tenere i loro telefoni accesi, potrebbero potenzialmente causare problemi durante il decollo e l’atterraggio.
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Quindi, in poche parole, è necessario tenere il telefono in modalità volo non perché abbia un effetto sul funzionamento dell’aereo, ma perché potrebbe causare problemi con le reti a terra. Ma c’è anche una ragione pratica per cui le persone non possono telefonare da un aereo: consentire al personale di svolgere il proprio lavoro. Se un gran numero di persone fosse al telefono, potrebbe essere molto più difficile servire i pasti in volo e altri servizi. Ciò è sostenuto anche dalla Federal Communications Commission, che nel 1991 ha introdotto il divieto di utilizzo dei dispositivi mobili, tuttora in vigore.
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