La pandemia ci ha cambiato in peggio, lo rivela uno studio

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La pandemia ci ha cambiato in peggio, lo rivela uno studio

| 09/10/2022
Fonte: Pixabay

Gli stravolgimenti dovuti al Covid 19 hanno cambiato il comportamento delle persone. A farne le spese in particolare sono stati i più giovani

  • Da uno studio condotto da tre università è emerso che la pandemia ha cambiato in peggio i comportamenti delle persone
  • I ricercatori hanno studiato cinque tratti chiave della personalità di 7109 americani prima e durante la pandemia
  • I lockdown hanno limitato la possibilità di uscire e di socializzare, portando ad una riduzione dell’estroversione. Anche l’apertura mentale è diminuita
  • I cambiamenti più accentuati sono emersi nei giovani, che sono risultati più lunatici e inclini allo stress, meno collaborativi e fiduciosi, meno responsabili
  • Lo stress della pandemia non si è distribuito in maniera simile su tutte le popolazioni, ed alcune se la sono cavata meglio di altre

 

«Ne usciremo migliori» era lo slogan che maggiormente ricorreva nel 2020 con il primo lockdown, quando il mondo intero era rimasto spiazzato e sconvolto dall’arrivo del Covid 19 e dalla conseguente emergenza sanitaria. Invece, a quasi tre anni di distanza, uno studio ha certificato che dalla pandemia siamo usciti peggiori.

La pandemia ha pesato maggiormente sui giovani

A farne le spese sono stati soprattutto i giovani, in cui sono stati rilevati i cambiamenti del comportamento più significativi. Se studi precedenti non hanno trovato alcuna relazione tra eventi stressanti collettivi (come uragani o terremoti) e il cambiamento di personalità, non altrettanto è stato con il coronavirus, che ha colpito il mondo intero e stravolto ogni aspetto della vita.

La ricerca effettuata da ricercatori delle Università della Florida e del Michigan, negli Stati Uniti, e dell’Università di Montpellier, in Francia, ha studiato cinque tratti chiave della personalità di 7109 americani iscritti allo studio online “Understanding America”, prima e durante la pandemia.

Il modello “Big five”

I ricercatori hanno analizzato i partecipanti secondo il modello “Big Five” che comprende cinque grandi dimensioni di personalità: estroversione-introversione, gradevolezza-sgradevolezza, coscienziosità-negligenza, nevroticismo-stabilità emotiva, apertura mentale-chiusura mentale. Sono stati fatti confronti tra la situazione prima della pandemia (maggio 2014, febbraio 2020), nella prima fase (marzo-dicembre 2020) e nella successiva (2021-2022). Sono state analizzate 18.623 valutazioni di persone di età compresa tra i 18 e i 90 anni.

I lockdown imposti hanno limitato la possibilità di uscire e di socializzare, portando ad una riduzione dell’estroversione. Anche l’apertura mentale è diminuita e i ricercatori hanno constatato che nelle persone si sono avuti, in poco tempo, cambiamenti che in genere richiedono un decennio per verificarsi. È interessante notare inoltre che i cali di estroversione, apertura, gradevolezza e coscienziosità si sono verificati durante il 2021 e il 2022, e non nel 2020. La causa probabilmente è da ricondurre o ad un diverso tipo di stress accumulato con il progredire della pandemia, o a una semplice reazione ritardata.

I giovani i più colpiti

«Il cambiamento di personalità è stato limitato all’inizio» hanno spiegato i ricercatori «per poi accentuarsi a partire dal 2021. In particolare la personalità dei giovani adulti ha subito le modifiche maggiori, con un marcato nevroticismo e declino della gradevolezza e coscienziosità. I giovani sono diventati più lunatici e inclini allo stress, meno collaborativi e fiduciosi, meno responsabili».

Oltre ai gruppi di età, sono state rilevate differenze pronunciate nelle popolazioni ispaniche e latine, in cui i cambiamenti si sono avvertiti prima, con un calo di estroversione, apertura e coscienziosità. Lo stress della pandemia non si è distribuito in maniera simile su tutte le popolazioni, ed alcune se la sono cavata meglio di altre.

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I ricercatori, con la conclusione dello studio, si sono chiesti se i cambiamenti sono destinati a durare nel tempo o si tornerà alla situazione pre pandemia. Una domanda che al momento non ha ancora trovato risposta.

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