“il mio nome è Manuela e con tanto orgoglio faccio la contadina nell’azienda dei miei genitori. Sono laureata in scienze naturali, sto conseguendo un master e parlo due lingue. Ma questo a quanto pare non è sufficiente per scardinare degli assurdi preconcetti che alcuni miei coetanei continuano ad avere. Premetto che ho 26 anni e io sono alla ricerca dell’amore. Qualche settimana fa ho conosciuto Enrico, un giovane ragazzo qualche anno più grande di me che si è subito mostrato interessato a me, anche perché comunque sono una bella ragazza obiettivamente. Eppure, al momento di concordare l’uscita qualcosa è andato storto. Immaginate perché…”
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Manuela, una giovane donna di 26 anni, racconta con orgoglio della sua vita da contadina nell’azienda di famiglia. Nonostante il suo lavoro, è una persona molto qualificata: laureata in scienze naturali, sta conseguendo un master e parla due lingue. Tuttavia, nonostante le sue qualità, si trova spesso a scontrarsi con pregiudizi e stereotipi che alcuni coetanei sembrano non riuscire a superare.
Di recente, ha conosciuto Enrico, un ragazzo più grande di lei, che inizialmente si è mostrato interessato a conoscerla meglio. Manuela racconta di aver percepito il suo entusiasmo e apprezzamento anche per il suo aspetto. Tuttavia, al momento di organizzare la loro prima uscita, qualcosa è andato storto. Manuela lascia intendere che la sua professione o il contesto in cui vive abbiano scatenato una reazione inaspettata e deludente da parte di Enrico, evidenziando come ancora oggi i pregiudizi possano influenzare le relazioni personali e ostacolare la possibilità di costruire qualcosa di autentico.
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