Lana di cane

La mia ragazza vuole farsi fare un cappello con i peli del nostro cane. Non sono per niente d’accordo!! La mia ragazza per ora è sicuramente sotto l’effetto di stupefacenti perché non si spiega la sua follia. Ogni giorno naviga in rete e trova le cose più strane di cui si innamora. Io conosco la droga di cui si fa e la conosco molto bene anche se ho smesso. Questa droga si chiama “non fare un caz**”. È una droga pesantissima che ti dà delle allucinazioni pazzesche. Io la devo sopportare ogni giorno la mia ragazza. Questa è l’ennesima. Peli di cane da filare per farci indumenti, cappotti, cappelli, vestiti etc… Noi abbiamo un cane e sono preoccupato per lui. Le è venuta sta idea che con i peli di qualsiasi cosa si possano fare abiti e indumenti. Ha trovato una materia prima pregiata a costo zero, dice lei. Qualcosa che per tutti gli altri è uno scarto ma che invece è oro che chi sa vedere le cose in una prospettiva di innovazione e business. Io sono in questo uragano peloso e davvero non so cosa fare… ho paura per il nostro cane!!

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Il nostro fan ha voluto condividere una situazione piuttosto insolita e, a suo dire, surreale che sta vivendo con la propria compagna. Secondo quanto racconta, la ragazza avrebbe manifestato il desiderio di realizzare un cappello utilizzando i peli del loro cane, un’idea che il nostro follower non approva affatto. A suo parere, si tratterebbe di un’idea folle, che attribuisce a un comportamento che definisce sarcasticamente come “effetto da sostanze”, riferendosi però non a droghe reali, bensì a una condizione di inattività che lui definisce come una vera e propria “droga”: il non fare nulla.

Il nostro amico racconta che la sua ragazza passa le giornate a cercare online oggetti e idee curiose, spesso stravaganti, di cui si appassiona con grande entusiasmo. Tra queste, spicca proprio quella di riutilizzare i peli del loro cane per creare capi d’abbigliamento, dai cappelli ai cappotti. La considera una risorsa preziosa a costo zero, una materia prima innovativa e sottovalutata, adatta – secondo lei – a chi ha spirito d’iniziativa e visione imprenditoriale.
Il nostro fan, però, si dice preoccupato non solo per l’insistenza della compagna su questo progetto, ma anche e soprattutto per il benessere del loro cane, che vede in qualche modo coinvolto suo malgrado.

L’idea che i peli dell’animale possano diventare oggetto di filatura e trasformazione tessile lo mette profondamente a disagio, tanto da sentirsi trascinato in quella che definisce ironicamente un’“uragano peloso”.

Con tono fortemente critico, il nostro follower descrive quindi la convivenza con una persona che, a suo dire, si lascia travolgere da ispirazioni creative sempre più eccentriche. L’episodio del “cappello di peli di cane” rappresenta, secondo lui, solo l’ultima di una lunga serie di trovate che lo mettono in difficoltà e lo spingono a chiedersi quale sarà la prossima idea bizzarra con cui dovrà confrontarsi.

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