Le più strane fobie e manie “alcoliche” che probabilmente non conoscevi

Sembra incredibile, ma c’è chi adora l’alcol al punto da “temere” di vedere un bicchiere vuoto

 

La psiche umana è piena di sorprese, specie se entra in contatto con sostanze che possono alterare le percezioni, come l’alcol. Ci sono moltissime persone che adorano consumare bevande alcoliche con moderazione e senza alcun tipo di disturbo, altre sviluppano una vera e propria mania che può sfociare in alcune fobie, mentre altre ancora arrivano a detestare questa sostanza al punto da sviluppare dei timori con chi ne entra in contatto.

La paura di un bicchiere di vino vuoto può sembrare una grande barzelletta, ma ci sono davvero persone che ne soffrono, e ci sono anche persone che non osano bere alcolici. Ecco le fobie e le manie più bizzarre che hanno a che fare con il vino e l’alcol.

Novinofobia

La novinofobia significa “paura di finire il vino o di non avere vino”. Sicuramente avrete visto questa frase da qualche parte su bicchieri, cuscini, tazze o magliette per gli amanti del vino. In effetti sembra una battuta simpatica: è divertente per un amante del vino dire “amico mio, io soffro della malattia chiamata novinofobia, quindi per favore riempi il mio bicchiere con del buon vino!”. Anche se questa fobia crea molti sorrisi all’interno della comunità dei bevitori di vino, è un vero e proprio disturbo mentale.

Le persone con questo disturbo si spaventano quando i loro bicchieri da vino diventano vuoti o quasi vuoti. Rimangono in uno stato di ansia costante quando non c’è più vino da bere.

Cenosillicafobia

La cenosillicafobia è la paura di un bicchiere vuoto. Coloro che ne soffrono provano paura o si sentono a disagio nel vedere un bicchiere vuoto. Può sembrare una scusa debole per avere il bicchiere sempre pieno, ma di certo non lo è: le persone con la cenosillicafobia si sentono davvero ansiose quando vedono un bicchiere vuoto. Nel peggiore dei casi, possono anche arrabbiarsi o sentirsi frustrate se non riescono a riempirlo.

L’enomania è una mania per il vino. Anche se non è una fobia, può creare degli effetti psicologici negativi su una persona a causa del desiderio morboso e spesso non controllato di vino. Ora potreste pensare “ce l’ho”, ma questa condizione è piuttosto grave. Dal punto di vista medico, l’enomania è simile alla dipsomania, una condizione medica in cui le persone hanno “attacchi” di alcolismo.

Un attacco di questo tipo a volte può richiedere fino a otto giorni ed è quindi tutt’altro che divertente. La dipsomania in psichiatria è un desiderio compulsivo di bere bevande alcoliche; chi ne soffre ha un irresistibile e tipicamente periodico desiderio di bevande alcoliche.

Questo tipo di alcolismo cronico può provocare il delirium tremens, una condizione psicotica che può causare delirio, allucinazioni, rabbia e ansia. Secondo il Dizionario, il delirium tremens significa ”un acuto, a volte fatale episodio di delirio di solito causato da ritiro o astinenza da alcol dopo aver bevuto troppo abitualmente. Può verificarsi durante un episodio di forte consumo di alcol”.

Metifobia

La metifobia (dal greco methy, “alcol”), o potofobia (dal latino poto, “bere”) è una paura dell’alcol, dovuta spesso al timore di perdere il controllo quando si assumono bevande alcoliche o alla paura degli effetti dell’alcol sul comportamento psicologico degli individui con maggiore violenza e abuso. Chi soffre di metifobia evita di bere alcolici e di incontrare qualcuno che ne fa uso.

La maggior parte dei casi di metifobia sono auto-diagnosticati e sono comunemente considerati irrazionali. Se chi ne soffre prova a bere alcolici o si avvicina a persone in stato di ebbrezza, può soffrire di una serie di sintomi, tra cui secchezza delle fauci, palpitazioni cardiache, intorpidimento, dispnea, sensazione di vertigini, iperventilazione, tremore, sentirsi fuori controllo, intrappolati e incapaci di fuggire.

Le persone che soffrono di questa fobia evitano le feste e gli incontri familiari per ridurre il disagio legato alla presenza di alcol. Ci sono molte opzioni di trattamento disponibili per la metifobia, tra cui la terapia del linguaggio, i gruppi di supporto e la terapia cognitivo-comportamentale. Per i malati gravi, molti professionisti sono soliti affiancare al supporto psicologico una terapia a base di farmaci ansiolitici.

Enofobia

Enofobia. Come amante del vino, probabilmente non si può immaginare molto di questa condizione, ma esiste davvero. Le persone affette da enofobia provano un intenso odio per il vino. Il motivo più comune per cui gli enofobi temono il vino è perché il vino contiene alcol che è considerato una tossina. Inoltre questa tossina provoca effetti spiacevoli e spaventosi per chi la beve e per la persona che ne assiste al consumo da parte degli altri.

Come per le persone metifobiche, gli enofobici evitano coloro che bevono vino e non lo bevono loro stessi. Per evitare gli effetti spiacevoli di essere trattati male da chi beve vino, le persone che soffrono di questa fobia evitano anche i luoghi dove si beve vino.

Zitofobia

Infine, tra le fobie sull’alcol più bizzarre, troviamo la zitofobia. Dal greco zythos, che vuol dire “birra”. Si tratta di una fobia molto simile all’enofobia, ed è considerata una branca della metifobia. In questo caso, però, la birra è la causa scatenante.  Le persone che soffrono di questa fobia hanno paura delle persone che bevono birra. Evitano feste e raduni dove la birra può essere presente, per proteggersi da atti di maleducazione.

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Non bevono birra e non permettono ad altri di bere birra in casa o nei dintorni. Inoltre, coloro che ne soffrono possono anche temere i lieviti presenti nella birra. Questo tipo di fobia può portare alla paura di introdurre nel corpo dei lieviti freschi che potrebbero provocare effetti spiacevoli.

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