Le storie dell’orrore più spaventose di sempre

Queste sono da raccontare con le torce sotto le coperte

 

Avete mai ripensato alle storie dell’orrore che vi raccontavate quando eravate piccoli durante le feste, o quando eravate adolescenti, per rievocare il brivido che avevate scoperto ascoltandole? Ce ne saranno sicuramente state diverse che vi sono rimaste impresse e che magari non vi hanno permesso di dormire tranquilli per qualche giorno. Ovviamente molto della suggestione che percepivate la dovevate alla persona che vi raccontava le storie. Ce ne sono alcune però che danno i brividi anche quando vengono lette in pieno giorno con il rumore dei bambini in sottofondo che escono da scuola.

Ecco le storie dell’orrore più terrificanti di sempre

La seconda faccia. Molti libri, foto e racconti metropolitani e non, sostengono l’esistenza di un personaggio del tutto singolare: Edward Mordrake. Si suppone che quest’uomo fosse vissuto nell’epoca vittoriana e che provenisse da una nobile famiglia. La particolarità che lo rese celebre fu il fatto che fosse dotato di due volti: uno normale e uno dietro alla sua nuca. Il viso gemello di Edward non poteva mangiare o parlare, ma i suoi occhi si muovevano in modo indipendente, poteva ridere, piangere e fare delle smorfie. Edward implorò i medici di rimuovere il suo secondo viso, ma nessun medico se la sentì di azzardare un’operazione di simile complessità. Si racconta che il povero Edward morì suicida all’età di 23 anni dopo aver lasciato un biglietto in cui chiedeva ai medici di asportargli il suo secondo volto prima di essere sepolto, per paura che continuasse a parlargli anche dopo la morte.

Solo una gamba in meno. Si racconta che George Boyer fu il primo bambino a soffrire di “Body Integrity Identity Disorder (BIID)”. George nello specifico, era nato sano con due braccia e due gambe ma voleva liberarsi di una gamba.  Anche se nessun medico appoggiò il suo desiderio lui decise di agire da solo. All’età di 68 anni, cercò di amputarsi l’arto sparando contro la sua gamba con una pistola. Quando fu trasportato all’ospedale Boyer era ancora vivo. Dopo 12 giorni riuscì a convincere i medici che la decisione migliore per lui era quella che la gamba gli fosse amputata. L’uomo visse così felice il resto dei suoi giorni con una gamba sola. Secondo i vari racconti Boyer soffriva di una malattia molto rara chiamata “Body Integrity Identity Disorder (BIID)” che solo oggi sta diventando più nota e oggetto di diversi studi.

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Presenze indesiderate. Un uomo di 57 anni in Giappone sostiene di aver fatto allestire un circuito di telecamere di sicurezze all’interno di casa propria per capire se qualcuno andava quotidianamente a spostare le sue cose e a mangiare il suo cibo. Secondo quello che hanno ripreso le telecamere di sicurezza; una donna usciva fuori dall’armadio della camera da letto ogni giorno, mangiava il suo cibo, faceva una doccia e rubava i suoi soldi, per poi rifugiarsi di nuovo dentro al mobile, dove si suppone passasse la maggior parte del suo tempo e dormisse. Dopo diverse ricerche approfondite, la polizia scoprì che la donna viveva nell’armadio dell’uomo da almeno un anno, senza che questi se ne fosse mai accorto.

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