Il linguaggio segreto della coda del cane: quando scodinzolare non significa solo felicità

Come capire la coda del cane e i suoi movimenti

 

Chi ha un cane lo sa: capire cosa pensa è spesso un esercizio di interpretazione degno di un corso di semiotica. La coda, per esempio, è uno dei mezzi comunicativi più efficaci che il nostro amico a quattro zampe possiede. Non serve che sia lunga o folta, perché ciò che conta è il modo in cui si muove. La coda del cane non è solo equilibrio e coordinazione, ma una vera antenna emotiva capace di trasmettere messaggi precisi.

Gli studi comportamentali in ambito veterinario hanno ormai decifrato gran parte di questo linguaggio segreto, permettendoci di capire quando un cane è rilassato, impaurito o pronto all’azione. Tuttavia, come in ogni buona conversazione, il contesto è fondamentale. Un movimento della coda non va mai isolato dal resto del corpo o dalla situazione che il cane sta vivendo.

Coda alta, bassa o in movimento: cosa sta dicendo il cane

Una coda alta e rigida può significare due cose: sicurezza o tensione. Se il cane appare tranquillo e vigile, sta comunicando fiducia in sé stesso. Ma se la stessa coda si accompagna a muscoli tesi e sguardo fisso, è meglio non sottovalutare il segnale: il cane sta percependo una possibile minaccia o una sfida imminente.

Quando invece la coda si muove velocemente, molti proprietari pensano subito alla felicità. In realtà, non sempre è così. Un movimento rapido può indicare eccitazione, ma anche agitazione o nervosismo. Per interpretare correttamente la scena, bisogna osservare anche orecchie, postura e ambiente circostante.

Coda bassa, rilassata o nascosta: il lato fragile della comunicazione

La coda bassa o infilata tra le zampe è un chiaro segno di paura o insicurezza. In questo stato, il cane non si sente al sicuro e può provare ansia o stress. Si tratta di un comportamento naturale di protezione, perché abbassando la coda l’animale tenta di coprire gli odori emessi dalle ghiandole anali. In questi momenti, forzarlo o cercare di “fargli coraggio” può peggiorare la situazione. Meglio lasciarlo tranquillo e rispettare i suoi tempi.

All’opposto, una coda rilassata all’altezza naturale indica serenità. Se poi inizia a muoversi dolcemente da un lato all’altro, possiamo parlare di autentica felicità. In questo caso, sì: lo scodinzolio è il sorriso del cane. Più la coda ondeggia, più il suo stato d’animo è positivo.

Quando il cane si morde la coda: noia, stress o furbizia?

Il famoso “mordersi la coda” non è solo un modo di dire. Nei cani, questo comportamento può avere diverse origini. Alcuni lo fanno per noia o stress, cercando di sfogare tensioni interne o calmarsi. Altri lo fanno per attirare l’attenzione del padrone, soprattutto se sanno che questo gesto gli frutta carezze o premi. In casi più rari, può essere legato a disturbi fisici o irritazioni cutanee, motivo per cui è sempre meglio monitorare la frequenza del gesto.

Curiosamente, nei cuccioli questo comportamento può anche avere un aspetto ludico: girare in tondo e cercare di acchiappare la propria coda è un passatempo tipico dell’età giovane. Ma se diventa un’abitudine costante, meglio intervenire con un po’ di pazienza (e magari qualche gioco stimolante).

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Un linguaggio universale che parte dalla coda

Il bello del linguaggio canino è che, pur con differenze tra razze, resta universale. La coda parla sempre, anche nei cani con morfologie particolari come il Bulldog inglese, dove è meno evidente. Gli esperti raccomandano di osservare non solo la coda, ma l’intera postura: orecchie, muso, corpo e persino il modo in cui il cane respira. Solo così si può comprendere davvero ciò che prova. In fondo, la coda è il microfono delle emozioni canine: non mente, non esagera e non finge. Sta a noi imparare ad ascoltarla con la stessa attenzione che dedichiamo alle parole di chi amiamo.

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