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Non tutte le storie d’amore finiscono con il fatidico “sì”. Alcune si chiudono prima ancora di cominciare, magari con una fuga rocambolesca e qualche busta piena di soldi sotto braccio. È il caso di una coppia di cinquantaquattrenni a Palermo, lei psichiatra affermata, lui ceramista con un passato da ex paziente. Dovevano sposarsi il 5 aprile, ma lo sposo ha pensato bene di sparire la sera prima, portandosi dietro i regali e le buste del matrimonio.
Tutto era pronto: abito, location, lista invitati (sulla quale pare non ci fosse proprio accordo) e ovviamente le classiche buste di parenti generosi. Ma qualcosa è andato storto. A due giorni dal matrimonio i due iniziano a litigare. Argomenti? Il passato, il presente, e soprattutto gli invitati. Il ceramista, forse più fragile di quanto sembrasse, ha iniziato a dare segni di nervosismo. Ma nessuno si aspettava che sarebbe sparito davvero.
Venerdì sera, lo sposo ha annunciato che andrà a cena dalla madre. Invece, prende la via del lungomare di Balestrate. Non un luogo romantico per riflettere, ma il posto in cui viene ritrovato ore dopo, addormentato in auto sotto l’effetto di ansiolitici. Con lui, quasi come in una caccia al tesoro, i regali e soprattutto le buste piene di contanti.
La futura sposa, preoccupata dai messaggi allarmanti ricevuti, ha allertato subito le forze dell’ordine. I carabinieri lo hanno localizzato grazie al cellulare. Lo hanno trovato ancora in possesso dell’intero “tesoro nuziale”, che forse avrebbe voluto usare per una luna di miele in solitaria.
Una volta recuperato, l’uomo è stato portato in ospedale per controlli. Tutto rientrato? Non proprio. Il matrimonio, come si può immaginare, è stato annullato. La psichiatra, oltre allo shock, si ritrova anche con un dilemma esistenziale: come fidarsi di nuovo, dopo essere stata lasciata (quasi) sull’altare con gli invitati pronti a ballare?
La vicenda ha tutti gli elementi di una commedia, con un retrogusto amaro. Da un lato c’è chi parla di instabilità emotiva, dall’altro chi sospetta un gesto studiato. Ma forse la verità sta nel mezzo, in quel mix di ansia pre-matrimoniale e irrisolti del passato che trasformano una festa d’amore in una fuga con bottino.
Il ceramista è stato “restituito” alla promessa sposa, ma le possibilità di una seconda data sembrano remote. Difficile rimettere insieme i cocci dopo una fuga così plateale, soprattutto se avvenuta con la scusa di andare a cena dalla mamma. Palermo, intanto, si gode l’ennesimo episodio che mescola cronaca, sentimenti e soldi spariti.
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La morale? Forse che prima di stampare le partecipazioni sarebbe il caso di chiarirsi bene su passato, invitati e stabilità emotiva. Anche perché non tutti gli sposi scappano per il panico. Alcuni lo fanno con le buste. E tornano solo se li trovano.
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