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Chi l’avrebbe mai detto che il mal di testa potesse rovinare non solo le riunioni del lunedì mattina ma anche i momenti più romantici? Eppure succede. A dimostrarlo è uno studio dell’Università Jagellonica in Polonia, che ha analizzato la cosiddetta cefalea primaria associata all’attività intima. In parole povere, un dolore improvviso e pulsante che può comparire proprio nei momenti in cui ci si aspetterebbe tutt’altro tipo di batticuore.
Secondo i ricercatori, a soffrirne sono soprattutto gli uomini. Le statistiche parlano chiaro: circa l’1,5% di loro ha ricevuto una diagnosi di questo disturbo, contro lo 0,6% delle donne. Una disparità che ha incuriosito gli studiosi, i quali hanno iniziato a chiedersi se dietro il mal di testa si nasconda qualcosa di più profondo, magari psicologico.
Il ricercatore Aleksander Osiowski ipotizza che la colpa sia dell’ansia da prestazione, quel fastidioso spettro che compare quando si vuole fare bella figura a tutti i costi. Secondo lui, molti uomini si preoccupano talmente tanto di “non deludere” da trasformare la tensione in un vero e proprio dolore fisico. E quando il cervello è già sotto pressione, non stupisce che finisca per “farsi sentire”.
La fascia più colpita è quella tra i 35 e i 40 anni, periodo in cui le aspettative personali e sociali sono spesso più alte. In pratica, mentre si tenta di gestire il lavoro, la vita familiare e le aspettative, arriva pure il mal di testa a complicare la situazione.
Secondo Unnati Desai, esperto di Nuffield Health, non tutti i dolori alla testa meritano panico, ma alcuni sì. Se il dolore è improvviso, violento e ricorda un “rombo di tuono”, meglio non fare gli eroi: serve assistenza medica immediata. Potrebbe trattarsi del sintomo di qualcosa di più serio, come un’emorragia o un’infezione.
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Insomma, il messaggio è chiaro: il mal di testa da passione non è solo una scusa per evitare l’intimità. È un disturbo reale, curioso e – con un po’ di attenzione – anche gestibile. L’importante è non prenderlo sottogamba… né alla leggera.
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