Malesia, trovata una misteriosa creatura marina: sembra una sirena

Mostro marino o pesce in putrefazione? Tutte le ipotesi sul globster rinvenuto sulla spiaggia di Telok Melano

 

Sulla spiaggia di Telok Melano, in Malesia, è stata rinvenuta una misteriosa creatura marina che ha suscitato l’interesse di scienziati e curiosi. A compiere l’incredibile scoperta è stata la squadra di soccorso costiero locale. I membri del team si sono imbattuti nell’ammasso non meglio identificato mentre svolgevano il servizio di sorveglianza nei pressi della spiaggia. Sebbene si tratti di eventi molto rari, non si tratta del primo ritrovamento di simili esseri, noti come globster. L’espressione in questione, infatti, è stata appositamente coniata per indicare masse di materia organica non meglio identificate, ritrovate  sulle rive di mari e oceani.

La storia di scoperte analoghe affonda le proprie radici nella leggenda: nella zona, infatti, circolano molte testimonianze di marinai che raccontano di essersi imbattuti in creature mitiche come il kraken e le sirene. Del resto, analoghi episodi si sono verificati in altre zone del mondo, come l’isola della Papua Nuova Guinea, in cui nell’ottobre 2023 furono ritrovati degli ammassi, ribatezzati “globster sirena”, che destarono l’attenzione di migliaia di curiosi.

La spiegazione della comunità scientifica

Accantonando le ipotesi più fantasiose, però, la comunità scientifica ha immediatamente intuito che dietro il mistero della bizzarra creatura si celasse, in realtà, una spiegazione molto semplice.

Dopo aver visionato le foto e i filmati del globster, la chirurga veterinaria Diana D’Agata, ha dichiarato: “Difficile stabilire che tipo di animale è vista la posizione e lo stato di decomposizione, ma la forma del corpo e la massa organica mi inducono a pensare che fosse una specie di balena“.

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Gli esperti, in effetti, concordano nell’escludere che i resti potessero appartenere a un mostro o a una sirena, propendendo per l’ipotesi che si tratti di una balena o uno squalo in decomposizione. L’ultima parola per svelare l’enigma, però, spetta all’analisi del DNA. Gli scienziati, infatti, hanno prelevato dei frammenti che verranno esaminati per decretare definitivamente le origini del misterioso ammasso.

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