Mia madre è davvero impossibile, anche da ricoverata dopo un intervento serio riesce a farmi andare in bestia. Mi chiamo Giustina e vi mando questa conversazione con mia madre perché vorrei sapere se qualcuno tra voi o l vostri lettori ha a che fare con un genitore così. Io credo di avere una pazienza pressappoco infinita, ma mi porta al limite in ogni occasione. La mia paura è quella di assomigliarle. Ma come potrebbe mia figlia in futuro non darmi una botta in testa? O abbandonarsi a me stessa? ha dovuto subire un intervento abbastanza delicato e ovviamente siamo dovute andare fuori città, fuori regione, nel centro specializzato. Se non ci sono complicazioni (e fortunatamente non ci sono state) deve rimanere ricoverata 12 giorni. Io mi sono piazzata in un hotel il più vicino possibile. Che mi chiama 5 volte al giorno. E adesso vi scrivo dalla lavanderia, mentre aspetto le sue mutande…leggendo capirete.
Ora capisco perché mio padre l’ha abbandonata incinta…
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La nostra fan, Giustina, si trova in un momento delicato e faticoso, aggravato da un rapporto madre-figlia che definisce esasperante. Ha deciso di condividere una conversazione con sua madre che riassume bene la tensione e la frustrazione che sta vivendo. Nonostante la pazienza che sente di avere – e che pare essere davvero notevole – la madre riesce puntualmente a portarla al limite.
Il contesto non è dei più semplici: la madre ha affrontato un intervento chirurgico delicato, per il quale è stato necessario trasferirsi in un’altra regione, in un centro specializzato. Giustina, come figlia premurosa e responsabile, si è sistemata in un hotel il più vicino possibile alla struttura, pronta a gestire ogni esigenza o complicazione. Fortunatamente l’intervento è andato bene e, salvo imprevisti, il ricovero durerà dodici giorni.
Tuttavia, anziché trovare un minimo di serenità, la nostra follower si ritrova sommersa da continue richieste. Sua madre la chiama fino a cinque volte al giorno per le cose più disparate, con un atteggiamento che sfiora il capriccio più che il bisogno reale. Il tutto culmina in momenti al limite del surreale, come quello che Giustina descrive ironicamente mentre scrive proprio dalla lavanderia, in attesa delle mutande della madre.
Il tono della nostra amica è un misto di esasperazione e autoironia, ma dietro si percepisce una stanchezza emotiva profonda. La battuta finale, dura ma significativa – quella sul padre che abbandonò la madre quando era incinta – è la sintesi amara di un vissuto complesso, che ancora oggi ha conseguenze sul suo equilibrio personale.
Ha deciso di condividere questa vicenda con Commenti Memorabili nella speranza di scoprire se altre persone si trovano a gestire dinamiche familiari simili. E, forse, per esorcizzare un po’ quella paura che si porta dentro: quella di somigliarle, un giorno, e vedere la propria figlia allontanarsi nello stesso modo.
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