Ti mangi spesso le unghie? Ecco cosa la scienza dice di te

Quando mangiarsi le unghie è sintomo di perfezionismo

 

Se mangiarti le unghie è diventato ormai un vizio a cui non riesci a rinunciare, ci sono alcune informazioni che la scienza pensa di conoscere sul tuo conto. Uno studio, infatti, ha gettato nuova luce su questa tendenza, nota con il nome scientifico di onicofagia. Nella maggior parte dei casi, il problema “insorge” in bambini e adolescenti, ma può rimanere anche in età adulta. Basti pensare, infatti, che secondo le stime il 50% della popolazione mondiale tende a mordicchiarsi le unghie.

Ormai lo sappiamo: si tratta di un chiaro segnale di ansia e stress, che oltre a determinare un risultato decisamente antiestetico, rappresenta un potenziale pericolo per la nostra salute. Secondo una ricerca pubblicata sul Journal of Behavior Therapy e Experimental Psychiatry, però, questa cattiva abitudine è anche legata ad aspettative troppo alte che nutriamo nei nostri confronti. Insomma, chi si mangia le unghie nella maggior parte dei casi ha manie di controllo e di perfezionismo. Così, nel caso in cui non riesca a soddisfare gli standard inarrivabili che si è prefissato, tortura le proprie cuticole per sfogare nervosismo e frustrazione.

Sbagliare fa bene

Kieron O’Connor, uno degli autori dello studio, ha spiegato: “Crediamo che le persone che hanno questo comportamento ripetitivo siano dei perfezionisti molto soggetti a frustrazione, impazienza e insoddisfazione se non riescono a raggiungere i loro obiettivi“. Per giungere a questa conclusione, il team di ricercatori ha intervistato 48 mangiatori di unghie abituali, per comprendere i loro stati d’animo e comportamenti.

Così, hanno scoperto che, oltre a presentare questa cattiva abitudine, gli intervistati manifestavano anche altri tratti tipici della personalità perfezionista, come ordine maniacale e frustrazione nel caso in cui non si riesca a dare il meglio di sé. Secondo gli scienziati, del resto, il segreto per smettere di mangiare le unghie sarebbe proprio questo: accettare i propri limiti.

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Essere persone ambiziose non è un difetto, ma prefissarsi delle aspettative inarrivabili, che ci impediscono di essere soddisfatti di noi stessi anche quando abbiamo dato il massimo, può sfociare in un disturbo patologico. Per questo, il consiglio è di vivere con più leggerezza: sbagliare, ogni tanto, fa bene.

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