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Negli ultimi anni è emerso un fenomeno definito mankeeping, coniato dai ricercatori dello Stanford University Clayman Institute for Gender Research. Questo termine descrive le donne che si trovano a sostenere costantemente il partner sul piano emotivo, senza ricevere lo stesso livello di supporto in cambio. Le mankeeper si occupano di motivare, ascoltare e aiutare il partner in ogni situazione, trasformandosi in una sorta di psicologhe non retribuite.
La conseguenza più evidente è che molte donne scelgono di rimanere single. Il rischio di annullarsi in una relazione sbilanciata, dove il carico emotivo è tutto sulle loro spalle, spinge a preferire la solitudine piuttosto che vivere in una dinamica che le esaurisce emotivamente.
Lo studio di Stanford ha evidenziato come gli uomini spesso faticano a condividere emozioni e vulnerabilità. Gli stereotipi di virilità e mascolinità impongono un modello in cui l’uomo deve essere sempre forte, performante e indipendente, senza mostrare debolezza o chiedere aiuto. Questo porta a una diminuzione delle reti sociali maschili, con meno amici con cui confidarsi e condividere esperienze intime.
In questo contesto, il partner femminile diventa l’unico spazio sicuro dove gli uomini possono aprirsi, caricando le donne di fardelli emotivi che non avrebbero dovuto gestire da sole. Il risultato è un rapporto sbilanciato e faticoso, dove la donna diventa la principale custode dei bisogni emotivi altrui.
Il mankeeping non riguarda solo singoli episodi, ma l’intero equilibrio della relazione. Essere costantemente il supporto emotivo significa sacrificare i propri bisogni, limitare il tempo per sé stesse e affrontare una pressione psicologica crescente. Nel lungo periodo, questo porta a esaurimento emotivo e insoddisfazione, spingendo molte donne a rinunciare del tutto alla vita di coppia.
La scelta di rimanere single, quindi, non è una fuga, ma una strategia consapevole per proteggere il proprio benessere e preservare l’autonomia emotiva. In questo scenario, il mankeeping diventa un campanello d’allarme sulla necessità di relazioni più equilibrate e di una maggiore consapevolezza emotiva da parte degli uomini.
Il fenomeno del mankeeping riflette un cambiamento più ampio nei ruoli di genere e nelle aspettative sociali. Le donne, stanche di gestire carichi emotivi non equilibrati, stanno riscoprendo il valore della propria indipendenza. Al contempo, gli uomini sono chiamati a sviluppare una maggiore intelligenza emotiva e capacità di relazionarsi senza gravare completamente sul partner.
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L’impatto è evidente anche nella scelta di vita: una fetta crescente di donne preferisce restare single piuttosto che assumersi il ruolo di terapeuta non ufficiale, contribuendo a ridefinire le dinamiche relazionali nella società contemporanea. Il mankeeping mette in luce l’importanza di relazioni equilibrate, dove entrambe le parti condividono responsabilità emotive e ascolto reciproco. Le donne non vogliono essere l’unico supporto del partner, e il crescente numero di single per scelta ne è la prova. L’equilibrio emotivo non è solo un beneficio personale, ma la chiave per relazioni durature e soddisfacenti, evitando il rischio di annullarsi e sacrificarsi inutilmente.
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