Un matrimonio diverso

mi chiamo Michele e da 9 anni circa mi sono traferito in una città vicino al confine tra Lombardia e Trentino per il lavoro. Lì ho conosciuto molte persone fantastiche e una di queste, Valentina, è la mia compagna con cui voglio sposarmi. Ovviamente abbiamo predisposto una cerimonia che rispecchia il nostro modo di pensare e che si adegua al nostro stile di vita. Successivamente, ho informato la mia famiglia parlandone con mio padre al telefono. A essere onesto non l’ho sentito particolarmente entusiasta, dato che la telefonata è stata un insieme di monosillabi, ma mi aveva detto che ci avrebbe pensato lui a dirlo a mia madre e mia sorella. Quello che invece mi aspettavo è che mi scrivessero sul gruppo di famiglia per contestare la mia decisione. Un conto però è non essere d’accordo, un conto è dire certe cose a tuo figlio. Perché ancora non si riesce ad accettare che non tutti vogliono festeggiare certi momenti allo stesso modo? Magari se portassi degli esempi di altre persone i miei genitori si tranquillizzerebbero, ma non sono sicuro di riuscire a perdonare mio padre per quello che mi ha detto.

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Il nostro fan Michele ha voluto condividere con noi una storia molto personale, legata a uno dei momenti più importanti della sua vita: la decisione di sposarsi con Valentina, la sua compagna. Una relazione solida nata nove anni fa, quando si è trasferito per lavoro in una città situata vicino al confine tra Lombardia e Trentino. In quel nuovo contesto, ha conosciuto tante persone, tra cui proprio Valentina, con cui ha deciso di costruire un futuro.

I due hanno scelto di organizzare una cerimonia che rispecchi pienamente il loro stile di vita e la loro visione delle cose. Non una festa tradizionale, quindi, ma qualcosa che sentano davvero loro, pensato con cura e coerenza. Una scelta consapevole, frutto del loro modo di essere.

Dopo aver definito i dettagli, Michele ha deciso di condividere la notizia con la sua famiglia, informando per primo suo padre durante una telefonata. Tuttavia, la reazione ricevuta non è stata quella che si sarebbe aspettato. Racconta che dall’altra parte della cornetta ha sentito solo monosillabi, un tono piatto e privo di entusiasmo. Su richiesta del padre, è stato lui ad assumersi l’onere di informare anche la madre e la sorella.

Fin qui, il nostro fan aveva provato a non dargli troppo peso. Quello che invece non aveva previsto è arrivato poco dopo: un messaggio nel gruppo di famiglia, in cui genitori e sorella hanno contestato apertamente la scelta di Michele e Valentina riguardo alla cerimonia. Un conto, secondo lui, è esprimere un dissenso con rispetto; un altro è rivolgere frasi che definisce dure e inaccettabili a un figlio, mettendo in discussione una decisione così personale.

Michele si chiede perché sia ancora così difficile accettare che non tutti vogliono vivere certi momenti nello stesso modo, che per qualcuno sposarsi non significhi per forza fare grandi feste, riti classici o tradizioni imposte. Accenna anche alla possibilità di portare esempi di persone che hanno fatto scelte simili, per tranquillizzare la famiglia, ma ammette di non essere certo di riuscire a superare del tutto ciò che suo padre gli ha detto in quella conversazione.

Il suo racconto è quello di un uomo che ha costruito con impegno la propria strada, che ha trovato amore e stabilità, e che ora si trova a dover difendere quella felicità proprio da chi avrebbe voluto al suo fianco con più comprensione.

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