Il matrimonio in bianco

“Sono Giada e ho proposto al mio fidanzato di fare un MATRIMONIO BIANCO. Lui però non sta capendo niente! Non amo quella cosa lì. Per favore non fatemi essere specifica. Tanto avete capito. Non lo so perché. È sempre stato così per me. Da quando ero piccola. Ho avuto dei fidanzatini e con nessuno sono mai riuscita. Non capivo cosa ci fosse di tanto bello in quella cosa completa. Completa poi da che punto di vista?? Non fraintendetemi non sono una asessuata. Io e il mio fidanzato abbiamo un’intimità che chiamiamo ‘amorini’. Una cosa tutta nostra che ci soddisfa entrambi. Ora noi vorremmo sposarci ma io sono terrorizzata dal fatto che poi mi sentirò obbligata a fare quella cosa che non mi piace. Cosi sto mettendo le carte in tavola. Voglio un matrimonio bianco. Ma come l’ha presa il mio fidanzato??? Ecco perché vi scrivo. Non viviamo in un mondo dove ognuno c’ha i suoi gusti?? Io ci ho i miei. Vi scrivo per sapere se c’è qualcuno nella mia situazione. Cosa fareste voi al mio posto? Immaginate che il gelato vi piace, ma non vi piace il gusto fragola e vi costringono a mangiarlo. Voi come vi sentite??”

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Giada si trova in una situazione delicata e molto personale. Ha una visione specifica della sua intimità e della sua vita sentimentale, che si discosta dalle convenzioni più comuni. La sua preferenza per un “matrimonio bianco”, termine che tradizionalmente si riferisce a un matrimonio senza consumazione sessuale, è qualcosa che sente fortemente e che è legato alla sua identità e al suo benessere emotivo.

La resistenza o l’incomprensione del suo fidanzato di fronte a questa proposta potrebbe derivare da una mancanza di consapevolezza o accettazione delle preferenze sessuali diverse. In una società che spesso enfatizza l’importanza dell’intimità fisica in una relazione, l’approccio di Giada può sembrare insolito per alcuni, e questo può creare tensioni o incomprensioni in una coppia, specialmente se l’altra persona ha aspettative o desideri diversi.

Giada cerca solidarietà e comprensione, sperando che ci siano altri che condividono le sue sensazioni o che hanno esperienze simili. La sua analogia con il gelato alla fragola è un modo semplice ma efficace di esprimere la sua situazione: proprio come qualcuno potrebbe non gradire un certo sapore, lei non si sente a suo agio con certi aspetti dell’intimità fisica.

In questa situazione, la comunicazione aperta e onesta è fondamentale. È importante per Giada esprimere chiaramente i suoi sentimenti, i suoi limiti e le sue aspettative, e allo stesso tempo, è cruciale che il suo partner faccia lo stesso. Solo attraverso la comprensione e il rispetto reciproco, possono lavorare insieme per determinare se e come la loro relazione può progredire in modo che entrambi si sentano soddisfatti e rispettati nelle loro individualità.

“Ho proposto un MATRIMONIO BIANCO al mio fidanzato. Ho trovato questo strumento che mi sembra ottimo per avere figli senza fare niente. L’altro giorno la mamma del mio fidanzato ha preso il discorso figli. È stata un po’ indiscreta perché sono cose assolutamente private. Però nel suo discorso c’era anche altro. Non lo so. Era come se sapesse e mi stesse dicendo di non fare storie e che ci teneva assolutamente ad avere un nipotino in futuro. Non credo sia stato il mio fidanzato a dirle nulla. Anzi sono sicura. O forse mi sentivo in colpa io e ho visto nel suo discorso cose che non esistevano. Fatto sta che mi sono resa conto che c’è davvero un problema. Come possiamo concepire se facciamo un matrimonio bianco?? Così mi sono messa a cercare soluzioni perché sono una che cerca sempre di non scoraggiarsi mai. Ho trovato così questo strumento che mi sembra ottimo per fare le cose che vogliamo, con l’aiuto del ginecologo ovviamente. Però parlando parlando, il mio ragazzo alla fine mi ha fatto una rivelazione molto triste e sto cominciando a riflettere…”

La situazione di Giada si evolve in modo significativo con queste nuove informazioni. La pressione esterna, in particolare quella esercitata dalla madre del fidanzato riguardo alla prospettiva di avere figli, ha aggiunto un ulteriore livello di complessità alla sua decisione di proporre un matrimonio bianco. Questa pressione sembra aver catalizzato una ricerca di soluzioni alternative per la concezione che non coinvolgano l’atto sessuale, dimostrando la sua volontà di trovare un terreno comune e di compiacere le aspettative familiari pur rimanendo fedele ai propri limiti personali.

La scoperta di un metodo che potrebbe permettere a lei e al suo partner di avere figli senza intimità fisica è un passo che mostra il suo impegno nella relazione e il desiderio di trovare soluzioni che possano soddisfare entrambe le parti. Tuttavia, la “rivelazione molto triste” del suo fidanzato suggerisce che ci sono ulteriori complicazioni emotive o circostanze che devono essere affrontate.

La situazione di Giada sottolinea l’importanza della comunicazione e della comprensione in una relazione, soprattutto quando si navigano questioni delicate come l’intimità e la procreazione. È anche un promemoria che ogni relazione è unica e che le soluzioni che funzionano per una coppia potrebbero non essere applicabili o desiderabili per un’altra.

In questo contesto, è fondamentale che Giada e il suo fidanzato continuino a comunicare apertamente sui loro desideri, aspettative e preoccupazioni. È anche importante che entrambi considerino la consulenza di coppia o il supporto di un terapista, che può fornire strumenti e prospettive utili per navigare in queste sfide complesse e personali.

“Io e il mio ragazzo stasera ci vedremo e già so che mi chiederà di fare certe cose. Ecco la mia soluzione per ANADARE IN BIANCO. Voglio fare un matrimonio bianco e sto educando il mio ragazzo a domare le sue voglie. Stasera ci vedremo dopo una settimana e so che sarà una tortura. Mi toccherà stare lì a contenerlo. Magari ho solo voglia di guardare un film e lui sarà col muso da cane che si mette quando vuole fare qualcosa e io mi scoccerò da morire. Che palle. Gli concederò un amorino se si comporta bene. Gli amorini sono i nostri momenti di intimità, senza che ci sia niente che va dentro qualcosa, movimenti sussultori e altre amenità che io non amo. Quindi sto ricorrendo ai ripari. Sto cercando soluzioni per entrambi perché questa cosa non sia più un problema e perché ci abituiamo. Quello che infatti io desidero è un matrimonio bianco, ossia un matrimonio in cui non si fa sesso. Credo sia solo una questione di abitudine, che poi tanto alla fine le coppie finiscono sempre in quel modo pure quelle che lo fanno. Anzi abituarsi dall’inizio a non fare niente credo possa essere un vantaggio sul lungo periodo. Cosa ne pensate dei miei metodi? Se ne avete altri da suggerire, vi ascolto.”

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