Mattinieri o nottambuli: chi è più sereno e produttivo?

Diversi studi hanno provato a rispondere a chi da tempo si domanda quale tra le due “fazioni” sia più produttiva

 

Esistono diversi stili sui quali l’essere umano basa il proprio riposo. C’è chi predilige la modalità “mattiniera”, ovvero godersi appieno le ore che la giornata ci mette a disposizione per svolgere le mansioni quotidiane e chi, invece, sceglie di vivere durante le ore notturne, pur essendo consapevole che le attività da poter intraprendere in quelle fasce orarie sono alquanto limitate.

Dinanzi a questa discrepanza, è ancora oggi in atto un acceso dibattito su quali siano gli individui maggiormente produttivi e che abbiano un approccio più sereno ed appagante nei confronti della vita. È quindi più felice il soggetto mattiniero o nottambulo?

Secondo l’immaginario collettivo, la risposta più ovvia e condivisa sarebbe proprio la prima. Destarsi a prima mattina aiuterebbe il corpo e soprattutto la mente ad attivarsi fin da subito, godendo dei privilegi delle prime ore della giornata. La realtà, però, è ben diversa. Svegliarsi presto, infatti, non equivarrebbe ad una maggiore produttività.

“Allodole” vs “Gufi”: lo studio

Proviamo a distinguere le due fazioni in allodole (ovvero i mattinieri) ed in gufi (i nottambuli). Effettuando un’analisi tra diversi studi scientifici è trapelato che il 60% della popolazione mondiale è un perfetto mix tra le due parti. Più sinteticamente, ama sia vivere di giorno che di notte, prendendo il buono ed il cattivo da entrambi i momenti della giornata.

Sono diversi i fattori che determinano tale preferenza. Tra questi spicca senza ombra di dubbio quello dell’età. Durante il periodo adolescenziale, infatti, l’essere umano è tendenzialmente più “gufo”, quindi godrebbe maggiormente della vita notturna.

Una volta entrati dritti nell’età matura, però, con l’alto carico di responsabilità che la crescita biologica e sociale ci pone dinanzi, si tende a transitare sull’altra sponda per svolgere le regolari mansioni quotidiane diventando così decisamente più mattinieri ed organizzati. Per far sì che la giornata sia abbastanza produttiva, però, è assolutamente necessario riuscire a riposare adeguatamente durante la notte.

Altro aspetto estremamente influente nel proprio grado di felicità ed in relazione alla “scelta” di essere mattinieri o nottambuli è il nostro carattere. Porsi in modo positivo dinanzi a ciò che ci circonda favorirebbe le condizioni di vita e del proprio Io interiore.

Secondo gli psicologi dell’Università di Warwick, nel Regno Unito, è necessario cambiare alcuni atteggiamenti e criteri della nostra personalità. Tale enunciato prende il nome di cronotipologia.

Per quanto concerne la sola felicità, diverse ricerche scientifiche hanno infatti mostrato un’associazione tra l’essere una persona mattiniera ad una maggiore felicità. Basti pensare al recente studio condotto su centinaia di studenti di medicina presso l’Università Dokuz Eylul in Turchia. Dai dati raccolti è emerso che i cosiddetti “gufi” avevano ottenuto un punteggio di felicità nettamente inferiore rispetto alle sprizzanti “allodole”.

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Non solo nelle giovani generazioni, ma lo stesso effetto si è registrato anche tra i soggetti più anziani. Questi ultimi, infatti, da sempre tendenzialmente mattinieri, mostrerebbero un approccio più vitale e sereno nei confronti della quotidianità.

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