Il menu pasquale

“La mia compagna vuole imporre un menù pasquale vegano. Il problema è che ci saranno i miei. Io e la mia compagna abbiamo abbracciato un regime alimentare vegano. E in effetti proprio di regime si tratta, nel senso di regime autoritario. Io mi sono dovuto adeguare, ho dovuto obbedire ai suoi ordini, altrimenti la sentivi come urlava e non la finiva più di rompere con le sue ragioni. Per quieto vivere ho accettato questo REGIME. Ma porca miseria non ne posso più. I miei vengono per Pasqua e sono molto contento di stare con loro. Non li vedo spessissimo dato che abitano lontano da noi. Ma se vengono desidero farli sentire bene, a loro agio, contenti. E voglio farlo anche attraverso il cibo. Per me per la mia famiglia Pasqua significa agnello. Lo so lo so, molti animalisti storceranno il naso. È la tradizione però. Io non mangio agnelli tutti i giorni, io vi ripeto mangio vegano tutti i giorni e almeno un giorno, almeno per un ca** di giorno voglio ricordarmi le mie radici, voglio sentire il sapore della mia infanzia, voglio stare bene insieme ai miei genitori.”

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Un nostro fan ha voluto raccontare una situazione familiare che lo sta mettendo a dura prova in vista della Pasqua. Da tempo, insieme alla compagna, ha adottato un’alimentazione vegana, ma specifica che si tratta di una scelta che non sente realmente sua. La definisce un vero e proprio “regime”, spiegando che si è dovuto adeguare per evitare discussioni e tensioni, poiché la sua compagna, secondo il suo racconto, reagisce con forza e insistenza ogni volta che si parla di alimentazione.

Il nodo della questione nasce dal fatto che per le festività pasquali arriveranno i suoi genitori, che vivono lontano e che riesce a vedere di rado. Per lui, questo incontro rappresenta un momento importante, anche dal punto di vista emotivo. Racconta infatti che Pasqua, per la sua famiglia, è legata a una tradizione precisa: mangiare l’agnello.

Il nostro follower spiega di non voler rinnegare ciò che ha adottato nel quotidiano – dice di seguire senza problemi la dieta vegana per tutto l’anno – ma chiede di poter fare un’eccezione in occasione di questa ricorrenza. Per lui, l’agnello pasquale non è solo cibo, ma un simbolo delle sue radici, un sapore legato ai ricordi dell’infanzia, un modo per sentirsi di nuovo vicino alla propria famiglia.

Sottolinea che il desiderio non nasce da un capriccio, ma da un bisogno emotivo profondo: far sentire i suoi genitori accolti, onorare una tradizione a lui cara e riconnettersi con le proprie origini. Il contrasto nasce però dal rifiuto totale della compagna, che non vuole deroghe e intende imporre un menù completamente vegano anche in questa occasione speciale. Una situazione che, secondo il suo racconto, lo fa sentire costretto e privo di voce nelle scelte familiari, soprattutto quando queste toccano aspetti importanti della sua identità.

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