“Ciao a tutti in questa conversazione capirete il livello di follia del mio fidanzato. La nostra relazione è iniziata nella nostra città e poi lui è dovuto partire per lavoro. È un po’ di tempo che siamo lontani ma abbiamo mantenuto in tutti i modi possibili i contatti: chiamate, videochiamate, cene in videochiamata, compleanni festeggiati a distanza e anniversari passati al telefono…. non abbiamo mollato un centimetro e pochi giorni fa finalmente stava arrivando il momento di rivederci. Da lì a poco lui sarebbe tornato a stare qui e la nostra relazione sarebbe cambiata per sempre in meglio. Così sapevo. Ma qualcosa invece, nella sua testa, era cambiato. La sua idea di noi era chiara e precisa e stava venendo apposta per dirmi tutto. Ma quanto è brutto quando qualcuno ti dice “Devo dirti una cosa” e poi pretende di farti aspettare fino al giorno dopo? perché questo sadismo??? io non lo potevo accettare e ho insistito per farmi dire tutto ma poi è successo qualcosa di imprevedibile.”
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In questa narrazione, l’autrice racconta la prova di una relazione a distanza con il suo fidanzato, sottolineando la forza e la determinazione con cui hanno mantenuto vivo il loro legame nonostante la separazione fisica. Grazie a strumenti come chiamate, videochiamate, e cene virtuali, hanno celebrato compleanni e anniversari, superando insieme la sfida della lontananza. La prospettiva di un imminente ricongiungimento sembrava promettere una svolta positiva per la loro relazione, con l’autrice piena di speranza per un futuro condiviso.
Tuttavia, la narrazione prende una piega inaspettata quando il fidanzato annuncia di doverle comunicare qualcosa di importante, un cambiamento nella sua percezione della loro relazione. L’ansia e l’apprensione scaturite da questa rivelazione sono amplificate dalla decisione del fidanzato di posticipare la discussione al giorno successivo, un comportamento che l’autrice interpreta come un’inutile crudeltà, incapace di comprendere il motivo di tale rinvio.
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