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Ti senti un genio ogni volta che leghi un bel nastro rosso al manico della tua valigia nera, convinto di aver trovato il trucco perfetto per individuarla in mezzo a mille bagagli anonimi? Bravo, ma c’è un piccolo dettaglio che forse ti sfugge: quel nastrino, tanto decorativo quanto inutile, potrebbe essere la causa per cui il tuo bagaglio resta a terra mentre tu voli verso la meta delle vacanze.
Secondo gli esperti del settore, decorare la valigia con fiocchi, adesivi o targhette non ufficiali può mandare in tilt i sistemi di scansione automatica presenti negli aeroporti. I macchinari progettati per smistare milioni di bagagli al giorno non apprezzano molto gli accessori fantasiosi e potrebbero decidere di passare la tua valigia alla modalità “problema da risolvere a mano”, con conseguenze tutt’altro che piacevoli.
Il sistema automatizzato di gestione bagagli funziona in modo molto simile a una catena di montaggio, con scanner che leggono codici a barre, etichette e informazioni essenziali. Se qualcosa – tipo un nastro fluttuante – si piazza davanti ai sensori, il processo si blocca. Risultato? Il tuo bagaglio viene messo da parte per una verifica manuale, che può rallentare tutto o addirittura farlo arrivare quando tu sei già al secondo spritz in spiaggia.
E se pensi di risolvere il problema con adesivi a forma di fenicottero o simpatici smile, sappi che nemmeno quelli aiutano. Anzi, spesso creano ulteriore confusione ai lettori ottici e agli operatori. Insomma, l’estetica della valigia può aspettare, soprattutto se l’alternativa è restare senza costumi da bagno o pigiama pulito.
Ci sono modi molto più intelligenti per distinguere il proprio bagaglio senza mandare in tilt la logistica aeroportuale. Per esempio, scegliere una valigia con un colore acceso – sì, anche quel verde fosforescente che ti sembrava imbarazzante – è un’ottima idea. Più il bagaglio è visibile, meno ti confonderai al nastro trasportatore.
Un’altra soluzione è l’uso delle cinghie per valigia, quelle approvate per il trasporto aereo. Colorate, resistenti e soprattutto posizionate in modo da non interferire con la scansione, offrono anche una sicurezza aggiuntiva contro le aperture improvvise. E poi c’è la tecnologia: infilare un localizzatore GPS dentro la valigia, tipo un AirTag, ti permette di sapere sempre dove si trova, anche se il nastro ha fatto danni irreparabili.
Un ultimo accorgimento da vero viaggiatore esperto? Fai una foto alla valigia prima del check-in. Non per vantarti su Instagram, ma per poterla mostrare in caso di smarrimento. Anche il personale aeroportuale, con tutte le buone intenzioni del mondo, ha bisogno di qualche aiuto visivo quando si tratta di trovare “una valigia nera con nastro rosso e adesivo di Batman”.
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Insomma, quando si parla di bagagli, la semplicità è un valore. Lascia perdere fiocchi e fiocchetti, evita di trasformare la tua valigia in un albero di Natale e pensa a viaggiare con praticità e un pizzico di previdenza. Perché sì, forse il nastro ti fa risparmiare qualche secondo al nastro trasportatore, ma rischia di farti perdere ore a cercare una valigia che non è mai salita sull’aereo.
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